Figlio (m. 1111) di Roberto il Guiscardo e della sua seconda moglie Sichelgaita, fu designato erede del padre e divenne duca nel 1085. Incapace di opporsi efficacemente alle frequenti insurrezioni delle città del suo dominio, sfruttate talora a proprio vantaggio dal fratellastro Boemondo, ottenne però (1089) a Melfi l'investitura del ducato di Puglia da papa Urbano II. Aiutato (1091) contro Cosenza e (1093) contro Amalfi dallo zio Ruggero conte di Sicilia, fu costretto a fargli forti donazioni, che indebolirono sempre più il suo ducato, anche se (1100) poté rientrare in possesso di Amalfi. Fu anche largo di donazioni a monasteri, specialmente a quello della Cava. Morendo lasciò un figlio minorenne, Guglielmo, sotto la reggenza della madre Adala, figlia di Roberto il Frisone.