RUGGERO di Marston
Francescano del sec. XIII. Studiò a Parigi, e insegnò nelle università di Oxford e di Cambridge. Dal 1292 al 1298 fu provinciale dei francescani d'Inghilterra.
Si sa di lui che scrisse due sillogi di Quaestiones disputatae e due Quodlibeta. La quaestio utrum anima omnia, quae cognoscit, cognoscit in luce aeterna, an sibi sufficiat lux naturalis et propria ad cetera cognoscendum: è edita nel volume De humanae cognitionis ratione anecdota quaedam Ser. Doct. S. Bonaventurae et nonnullorum ipsius discipulorum, Quaracchi 1883, pp. 197-220. Risulta da tale scritto come R. difendesse vivacemente la gnoseologia agostiniana dell'illuminazione e procurasse di risolvere in essa anche la concezione aristotelica dell'intelletto attivo e della sua funzione nei riguardi dell'intelletto passivo: questa infatti s'identificava, per lui, con la impressio che lo spirito riceveva dall'irradiazione della luce eterna. R. combatteva perciò aspramente l'analoga risoluzione di S. Tommaso, che per lui non subordinava Aristotele a S. Agostino, ma S. Agostino ad Aristotele. Da altri documenti del pensiero di R., raccolti da A. Daniels (Anselmzitate bei dem Oxforder Franziskaner Roger von Marston, in Theologische Quartalschrift, 1911, pp. 35-59), risulta come egli seguisse in larga misura le dottrine di Anselmo d'Aosta.
Bibl.: Oltre alla citata edizione di Quaracchi, pp. xx-xxi e all'articolo del Daniels, v. A. G. Little, The grey Friars in Oxford, Oxford 1892, p. 157 segg.; id., The Franciscan School at Oxford in the XIIIth Century, in Arch. Francisc. Histor., XIX (1926), pp. 855-57. Ulteriore bibliografia in Ueberweg-Geyer, Gerundr. d. Gesch. d. Philosophie, II, iiª ed., Berlino 1928, p. 762.