TAMAYO, Rufino
Pittore messicano, nato a Oaxaca il 26 agosto 1900. Ha partecipato al movimento di rinascita dell'arte messicana negli anni intorno al 1920; ma la sua posizione è del tutto particolare per una sorta di sottile intellettualismo che, se rende la sua produzione meno "eloquente" nel senso popolare, la riveste però di una maggiore raffinatezza. Il T. è infatti aperto all'insegnamento delle scuole moderne europee, e soprattutto dell'espressionismo drammatico del Picasso postcubista (insegnamento appreso anche direttamente in ripetuti soggiorni a Parigi), la stessa ispirazione all'arte preçolombiana, accanto al significato nazionalistico, ha per T. anche un valore più squisitamente formale.
Negli anni 1924-1934, e specialmente dopo il 1926, maturava la crisi che doveva dividere gli artisti del movimento messicano, fino a creare una vera e propria frattura fra i pittori "sociali" ad oltranza (Rivera, Siqueiros, Orozco, ecc). e quelli come Mérida. Castellanos, ecc. e specialmente T., che intendevano salvaguardare l'autonomia dei valori più propriamente di stile. Le vicende della polemica condussero infine T. a stabilirsi (1938) negli S. U. A.
La produzione murale di T. è meno imponente quantitativamente di quella degli altri artisti messicani: oltre alla decorazione della scala del Conservatorio Nacional de Musica (1933) e del Museo Nacional de Antropología a Città di Messico, si ricordano quelle per la Hillyer Library dello Smith College, in Northampton, Mass. (1934) per il Ristorante della casa dell'UNESCO a Parigi (1958), ecc.
Figure umane atteggiate ad idoli, animali tragicamente trasfigurati in mostri sono il tema preferito della vasta produzione di cavalletto di T., conservata nel Museo Nacional di Città di Messico, nel Museum of Modern Art di New York, ecc. e in molte collezioni private, soprattutto negli S. U. A. Fra le più importanti presenze della sua arte in Europa, si citano la partecipazione alla XXV (1950) Biennale di Venezia, una retrospettiva al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles nel 1951, la partecipazione all'Exposition d'art mexicain al Musée d'art moderne di Parigi, una mostra alla Kunsthalle di Berna nel 1952, una esposizione alla Galerie de France a Parigi nel 1958.
Bibl.: A. Velazquez Chaver, Indice de la pintura mexicana contemp., Mexico 1935, pp. 205-214; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, XXXII, Lipsia 1938, p. 423; R. Goldwater, R. T., New York 1947; F. Gamboa, in XXV Biennale di Venezia - Catalogo, Venezia 1950, pp. 359 s.; E. F. Gual, Drawings by T., Mexico 1950; R. Cogniat, R. T., Parigi 1951; M. Raynal, Peinture moderne, Ginevra 1953, pp. 266, 318-19 e passim (con bibl.); B. S. Myers, T. versus the Mexican mural Painters, in College art journal, inverno 1954; H. Vollmer, Künstler-Lexikon des XX. Jahrhunderts, IV, Lipsia 1958, pp. 414-15 (con altra bibliografia).