WITTKOWER, Rudolf
Storico dell'arte britannico di origine tedesca, nato a Berlino il 22 giugno 1901, morto a New York l'11 ottobre 1971. Studioso dell'arte e architettura rinascimentale e barocca, fu figura di spicco del Warburg Institute a Londra, negli anni della sua più feconda e incisiva attività, e poi propugnatore degli indirizzi di ricerca warburghiani negli Stati Uniti. Studiò alle università di Monaco a Berlino, dove si laureò nel 1923 con A. Goldschmidt con una tesi su Domenico Morone e la pittura veronese del Quattrocento. Completò la sua formazione a Roma come assistente e ricercatore presso la Biblioteca Hertziana (1923-33), studiando l'architettura e la scultura italiana; durante il periodo romano collaborò con E. Steinmann alla Michelangelo-Bibliographie: 1510-1926 (1927), e insieme a H. Brauer pubblicò Die Zeichnungen des Gianlorenzo Bernini (2 voll., 1931). Poco più tardi affrontò la distinzione tra manierismo e barocco in architettura, in un importante articolo pubblicato sull'Art bulletin nel 1934, dedicato alla Biblioteca Laurenziana di Michelangelo.
Dopo un anno d'insegnamento all'università di Colonia, lasciò la Germania nazista per Londra, dove nel 1934 diventò membro del Warburg Institute del quale fece parte fino al 1956: tra l'altro diresse dal 1937 al 1956, prima con E. Wind e poi con F. Saxl e F. Yates, il Journal of Warburg and Courtauld Institutes. Si occupò di problemi d'iconografia e simbolismo; allargò il campo delle ricerche allo studio della geometria e della prospettiva nel suo libro di maggior successo, Architectural principles in the age of humanism (1949; trad. it., 1964). Questi suoi interessi furono portati avanti in studi su Lord Burlington e sul palladianesimo in Inghilterra, oltre che in quelli sul Palladio, con assidui contributi al Centro ''Andrea Palladio'' di Vicenza. Dal 1949 al 1956 fu professore, tra i primi titolari di Storia dell'arte in Inghilterra, presso l'University College di Londra. Seguirono i fondamentali studi sull'arte barocca, The drawings of the Carracci in the collection of Her Majesty the Queen at Windsor Castle (1952), Gian Lorenzo Bernini: the sculptor of the Roman Baroque (1955; trad. it., 1991) e la magistrale sintesi Art and architecture in Italy: 1600-1750 (1958; trad. it., 1972). Visiting professor a Harvard nel 1954 e 1955, fu chiamato a dirigere il dipartimento di Storia dell'arte alla Columbia University di New York (1956-68), che si sviluppò sotto il suo impulso in uno dei principali centri di storia dell'arte statunitensi. In seguito fu Kress professor presso la National Gallery di Washington (1969-70), Avalon professor alla Columbia University (1969-71) e, dopo un breve ritorno in Inghilterra come Slade professor all'università di Cambridge (1970-71), membro dell'Istitute for advanced studies della Princeton University (1971).
Con la moglie Margot pubblicò Born under Saturn: the character and the conduct of artists (1963; trad. it., 1967), studio esemplare che affronta tematiche relative alla psicologia dell'artista, indagandone i tratti caratteriali, creativi e patologici. Dopo la sua morte furono pubblicati Sculpture: processes and principles (1977; trad. it., 1985) e, a cura della moglie, i testi delle sue ultime conferenze su progetti architettonici nell'Italia del Seicento (Gothic versus Classic, 1974), e quattro volumi di Collected essays: Palladio and English Palladianism (1974; trad. it., 1984); Studies in the Italian Baroque (1975); Allegory and migration of symbols (1977; trad. it., 1987); Idea and image: studies in the Italian Renaissance (1978; trad. it., 1992).
Bibl.: Essays in the history of art presented to Rudolf Wittkower, 2 voll., Londra 1967, con bibl. completa fino al 1966, pp. 377-81 e 417-21; R. Krautheimer, Nota su Rudolf Wittkower, in L'Arte, 15-16 (1971), pp. 5-11; H. Hibbard, Rudolf Wittkower, in The Burlington Magazine, 114 (1972), 828, pp. 173-77, con bibl. sino al 1971; M.J. Lewine, Biographical outline of a life of international significance and compass, in Art Journal, 31 (1971-72), 2, pp. 236-37; P. Marconi, Gli scritti postumi di Rudolf Wittkower, in Ricerche di Storia dell'Arte, 7 (1978-79), pp. 99-104.