Jhering, Rudolf von
Filosofo e storico tedesco del diritto (Aurich, Frisia, 1818 - Gottinga 1892). Iniziò i suoi corsi sul diritto romano a Berlino nel 1842. Fu quindi prof. di diritto romano a Basilea (1845), Rostock (1846), Kiel (1849), Giessen (1852); chiamato a Vienna nel 1868, vi insegnò con grande successo; dal 1872 insegnò a Gottinga. Si oppose allo storicismo di Savigny, affermando che il diritto non è formazione incosciente e irriflessa dello spirito popolare, bensì mezzo tecnico attraverso cui l’umana cooperazione mira ai suoi scopi di avanzamento e li realizza. Il terreno sperimentale per la dimostrazione di tali postulati fu il diritto romano, con la famosa opera Der Geist des römischen Rechts auf den verschiedenen Stufen seiner Entwickelung (1852-65; trad. it. Lo spirito del diritto romano nei diversi gradi del suo sviluppo), la quale peraltro rimase interrotta, perché il problema andava oltre la romanistica e spronava J. verso sintesi più vaste. Nacquero così Der Kampf ums Recht (1872; trad. it. La lotta per il diritto e altri saggi) e Der Zweck im Recht (1877-83; trad. it. Lo scopo nel diritto), dove J. afferma che il perseguimento dei diritti soggettivi è dovere morale e, solo tenendo fermo e difendendo il diritto proprio, il diritto diviene strumento di elevazione sociale e morale.