Scrittore tedesco (Breslavia 1823 - Lipsia 1909). Cominciò come poeta di dichiarati sentimenti liberali (Lieder der Gegenwart, 1842; Zensurflüchtlinge, 1843), passò quindi al teatro prediligendo temi storici (fra gli altri scrisse un Ulrich von Hutten, 1848, e un Maximilian Robespierre, 1849). Impegnato in seguito in una molteplice attività pubblicistica, diede alle stampe varie raccolte di liriche, drammi, commedie (fra cui ottenne molto successo Pitt und Fox, 1854); più tardi anche novelle e romanzi. La sua attività di critico culminò nella Deutsche Nationalliteratur des XIX. Jahrhunderts (4 voll., 1901-02) e nella Poetik (2 voll., 1903), concepite però l'una e l'altra in adesione a tendenze del gusto da tempo declinanti.