NUREEV, Rudolf
Ballerino e coreografo russo, nato presso Irkutsk il 17 marzo 1938, naturalizzato inglese dal 1962. Studiò dapprima danza folclorica e solo a 17 anni entrò alla scuola di ballo del Kirov di Leningrado. Dotato di una tecnica straordinaria, fu subito chiamato a far parte della compagnia, ballando tra l'altro in Giselle e La bella addormentata nel bosco. Nel 1961, a Parigi, chiese asilo politico. Fece parte del "Grand Ballet du marquis de Cuevas ", esibendosi in seguito nei maggiori teatri del mondo. È in possesso di una tecnica eccezionale, ballon ed élevation singolari, di uno stile forte e virtuosistico, e di una personalità magnetica che lo ha portato al centro di entusiasmi tali da far sorgere un vero e proprio culto della persona. Come coreografo è particolarmente portato verso la ricostruzione dei grandi classici del repertorio sovietico (La Bayadère, 1963; Lago dei cigni, 1964; Schiaccianoci, 1967). Molto importante per la sua evoluzione artistica è stato l'incontro con E. Bruhn che lo influenzò sia stilisticamente che intellettualmente. Altrettanto basilare fu l'incontro con M. Fonteyn, della quale divenne partner fisso, in qualità di guest artist permanente del "Royal Ballet". A sua volta, N. ha avuto un'influenza decisiva sul mondo della danza maschile del nostro tempo, ponendosi, accanto a V. Vasil'ev e a E. Bruhn, come uno dei protagonisti della danza maschile, oggi in continuo sviluppo (Marguerite and Armand, 1963; Lieder eines fahrenden Gesellen, 1971); N. ha sempre alternato la sua attività teatrale con lavori per la televisione (Giselle, 1961) e per il cinema (I am a dancer, 1972; Valentino, 1977). Ultimamente si è molto dedicato, senza tuttavia abbandonare il repertorio classico (Romeo and Juliet), alla danza moderna, soprattutto nell'ambito della compagnia di M. Graham, che gli ha aperto nuove e interessanti possibilità espressive (Lucifer, 1975)
Bibl.: R. Nureev, An autobiography, Londra 1962; K. Geibel, R. Nureyev, Berlino 1967; K. Money, Royal Ballet today, Londra 1968; Interview with Nureyev, in Dance and dancers, genn. 1972; O. Manyard, W. Como, Nureyev, New York 1974.