SANTORO, Rubens
Pittore, nato a Montegrasso di Cosenza (ove suo padre faceva professione di scultore in legno) il 26 ottobre 1859. Ebbe per poco tempo insegnamenti morelliani nell'Istituto di belle arti a Napoli, e cominciò a esporre i suoi lavori nel 1874, durante il breve soggiorno napoletano di Mariano Fortuny. Fu prevalentemente morelliano e fortuniano in qualche figuretta di donna, in qualche scena "di genere"; e, per amore di cose viste più che immaginate, ridusse l'orientalismo del Morelli, allora di gran moda, in visioni di accampamenti zingareschi. Ma la paesistica, fin dal primo tempo, prevalse nella sua pittura. Seppe sfuggire alla coreografia vedutistica della "scuola di Posillipo"; e, soprattutto nelle isole del golfo, andò scegliendo i suoi motivi in brevi recessi pittoreschi: architetture rusticane, svolte di strade campagnole, tratti di lido. Tuttavia, più che il pittoresco napoletano, operò sulla sua immaginativa il pittoresco veneto. Per la qualità stessa del suo intenso gusto coloristico e delle sue sottili ricerche luministiche, Venezia e Verona (dove egli fissò per molti anni la sua sede) offrirono i loro ponti, le loro vecchie case, le loro verdi acque, alla sua migliore e più ricca attività.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX (con bibl.).