Nome comune di Quercus petrea (v. fig.) e del suo legno. È un albero di 18-30 m, con tronco tozzo, chioma rotonda; le foglie sono sinuato-lobate, spesso pubescenti di sotto, a picciolo ben distinto (1-3 cm); le ghiande sono sessili, disposte, in gruppi da 2-5, sopra un peduncolo molto breve; le squame della cupola sono in gran parte libere. Cresce in Europa e Asia Minore, dove forma boschi ed è anche coltivato. Presenta numerosi morfotipi, alcuni ad areale ristretto (per es., in Sicilia e Aspromonte la subspecie austrotyrrhenica); in Italia è diffusa dal mare a 1300 m s.l.m. Gli usi industriali della corteccia e del legno sono circa gli stessi che quelli della farnia.
Una specie affine è Quercus pubescens, detta roverella, più piccola in tutte le sue parti, con rametti e foglie molto pubescenti; cresce in prevalenza nell’Europa meridionale e nell’Asia occidentale, in Italia è diffusa in tutto il territorio, anch’essa con numerosi morfotipi, da alcuni autori trattati come specie distinte.