ROUX
. Famiglia di tipografi torinesi. Lorenzo (1811-1878), appena ventitreenne, assunse con Innocenzo Vigliardi la direzione della tipografia di Giambattista Paravia e l'acquistò poi, nel 1850, col Vigliardi stesso. Nel 1875, separatosi da lui, rilevò per i suoi figli la tipografia Favale (Roux e Favale) e l'anno dopo, per le cattive condizioni di salute, lasciava la società. Il figlio Luigi, nato a Torino il 24 dicembre 1848, pur apprendendo l'arte paterna come semplice compositore, conseguì nel 1870 la laurea in legge. Nel 1875 acquistò da Angelo Panizza la Stamperia Nazionale e, in seguito, si associò con Alfredo Frassati (Casa Editrice Roux e Frassati), Giuseppe Viarengo (Casa Editrice Roux e Viarengo) e Marcello Capra, finché nel 1905 costituì, con sede in Torino, la Società Tipografico-Editrice Nazionale (S. T. E. N.). L'intensa attività editoriale non gl'impedì di dedicarsi con passione e con successo al giornalismo e alla politica. Acquistò nel 1880 il quotidiano torinese La Provincia, mutandone il nome in quello di Gazzetta Piemontese, che divenne, nel 1898, La Stampa. Due anni dopo, eletto deputato per il collegio di Dronero-San Dalmazzo, fondò a Roma La Tribuna, che subito cedette per riacquistarla diciotto anni più tardi. Fondò pure, a Torino, la Gazzetta letteraria e, a Roma, La Tribuna Illustrata, settimanale. Nel 1898 fu nominato senatore sotto Giovanni Giolitti, verso il quale conservò poi sempre una grande amicizia. Combatté invece Crispi e Sonnino, ma si ricorda soprattutto la sua tenace lotta contro la massoneria. Morì improvvisamente a Torino il 6 novembre 1913, mentre presiedeva una seduta di consiglio della S. T. E. N.