rosta
Ed ecco due da la sinistra costa, / nudi e graffiati, fuggendo sì forte, / che de la selva rompieno ogne rosta (If XIII 117); glossa il Boccaccio: " questo vocabolo ‛ rosta ' usiam noi in cotali fraschette o ramicelli verdi d'albori, con le quali la state cacciam le mosche ", e con lui stanno molti commentatori antichi e moderni.
Per il Daniello invece (ma il suggerimento era già in Benvenuto: " sicut in mundo isto fugiunt de domo in domum rumpentes turbas obviantium, aut resistentium eis ") " rosta è quella palificata che si suol fare per ritegno dell'acque impetuose ", e vale quindi " impedimento ", " ostacolo ", interpretazione condivisa dal Barbi (Problemi I 228) col soccorso di esempi tratti dal Serventese dei Lambertazzi e dei Geremei (v. ARROSTARSI).