ROSSANE (‛Ρωξάνη; Roxane)
Figlia di Ossiarte, satrapo della Battriana. Era ancora quasi fanciulla, quando, nel 327, divenne, con tutta la sua gente, prigioniera di Alessandro Magno. Questi, per confermare con l'esempio la sua ferma volontà di equiparare Persiani e Macedoni, la volle sposa. R. lo seguì durante la spedizione indiana, e in quel tempo nacque e morì il suo primo bimbo. Alla morte di Alessandro, R. ottenne, dal complice favore di Perdicca, sia di poter trarre vendetta dell'altra sposa persiana di Alessandro, Statira, sia di far riconoscere successore dall'assemblea macedone il figlio postumo, Alessandro IV. Dopo Triparadiso, riuscì ad Antipatro di far sì che essa col figlio e l'altro re Filippo Arrideo venisse in Europa. Alla morte di Antipatro, R. si appoggiò a Poliperconte e a Olimpiade, madre di Alessandro, senza, tuttavia, come pure si è congetturato, dividerne l'esilio in Epiro. Caduta Pidna e uccisa Olimpiade, nella primavera del 316, R. e suo figlio vennero da Cassandro condannati a perpetua prigionia nella rocca di Anfipoli, dove, per suo ordine e nel timore d'inquietanti risvegli legittimistici, furono, nel 310, assassinati.
Bibl.: Oltre alle singole biografie di Alessandro, cfr. F. Stähelin, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I A, coll. 1155-56; H. Berve, Das Alexanderreich, ecc., II, Monaco 1926, pp. 346-47; G. H. Macurdy, R. and Alexander IV in Epirus, in Journal Hell. Stud., LII (1932), pp. 256-61.