ROSPO (lat. scient. Bufo b. bufo L. [Bufo vulgaris Laur., sin. cinereus Schn.]; fr. crapaud; sp. sapo; ted. Kröte; ingl. toad)
Anfibio anuro della famiglia Bufonidae, largamente diffuso in tutta la regione paleartica e ovunque presente in Italia.
Il rospo comune ha corpo piatto e tozzo, con la pelle ricoperta di tubercoli e verruche, alcune assai rilevate; sui lati del capo dietro agli occhi presenta due grossi rigonfiamenti oblunghi simmetrici, costituiti da due ghiandole che, come le numerosissime ghiandole sparse su tutta la superficie del corpo, secernono una sostanza biancastra, lattiginosa, a potere tossico, che ha azione fortemente irritante sulla pelle e sulle mucose. Il colore del rospo varia moltissimo sia per il fatto che la pelle può cambiare colore assumendo tonalità diverse che vanno dal bruno al verde olivastro al bruno rossiccio o al grigio, sia perché da regione a regione si notano varietà locali assai differenti. La faccia ventrale del corpo è bianco-grigiastra, o anche tendente al rossiccio. Di norma il rospo è lungo dagli 8 ai 14 centimetri; eccezionalmente può raggiungere anche i 18 cm. di lunghezza.
È animale prevalentemente notturno; di giorno sta nascosto e solo eccezionalmente si mostra quando piove; durante la notte invece esce all'aperto in cerca del cibo, che è costituito da piccole chiocciole, ragni, ecc. Vive nei boschi, nei prati, negli acquitrini, nei giardini. È molto longevo e rimane fedele alla sua abitazione, alla quale ritorna costantemente dopo le escursioni notturne. Verso febbraio-marzo si porta nell'acqua, dove ha luogo l'accoppiamento e la deposizione delle uova, le quali vengono deposte in grandissimo numero, riunite in cordoni gelatinosi lunghi anche 3 0 4 metri. In 8-10 settimane il girino, sgusciato dall'uovo, compie la serie delle sue metamorfosi. Prevalentemente durante l'epoca degli amori il rospo emette un canto molto caratteristico.
Sul rospo corrono molte leggende, che non hanno alcun fondamento. Il rospo è infatti un animale utilissimo all'agricoltura, in quanto distrugge un grande numero d'invertebrati che danneggiano le colture.
Il genere Bufo comprende circa un centinaio di specie sparse in tutti i continenti, ad eccezione dell'Australia e del Madagascar; in Italia oltre al rospo comune è anche diffuso il rospo smeraldino Bufo viridis Laur. V. anche anfibî, tavola a colori.
Bibl.: G. A. Boulenger, Les batraciens, Parigi 1909; C. Vandoni, Gli Anfibi d'Italia, Milano 1914.