ROSELLINI, Massimina, nata Fantastici
Letterata, nata a Firenze l'8 giugno 1789, morta a Lucca il 18 gennaio 1859. Gli ammiratori di sua madre, l'improvvisatrice Fortunata Fantastici Sulgher (v.), la incoraggiarono alla letteratura; e il Foscolo stesso fece correzioni a un suo lavoro giovanile; Pietro Bagnoli l'avviò; Luigi Fornaciari le fu poi largo di consigli e di lodi. La R. accolse nel suo salotto i migliori che stessero in Firenze o vi passassero, e carteggiò con letterati; le qualità personali, la bontà e rettitudine di moglie e di madre le accrescevano fiducia e consensi.
Nel 1811 si pose a un poema in ottave, Amerigo, in venti canti, che pubblicò nel 1843. Silvio Pellico le scrisse che l'opera "allettava, strascinava, offriva mille generi soavi d'interesse poetico"; e da tale encomio e da altri autorevoli ella fu spinta a rivederla tutta e ripubblicarla nel 1858; ma allora i tempi erano così mutati che il poema apparve, come era, morto. Neppure vissero mai la tragedia I Pargi (sul fatto di Parga, cantato dal Berchet) né alcune commedie educative e altre cose minori. Una commedia, Il compare, recitata e stampata sotto lo pseudonimo di Attilio Trotti, levò chiasso nel 1843: perché rappresentava non solo costumi contemporanei, ma, si disse, un caso veramente occorso allora; poi, cessata la curiosità, la commedia fu dimenticata. Il nome della R. si raccomandò meglio alle Letture pei fanciulli (Firenze 1837), ai Dialoghi e racconti (Parma 1859) e ad altre scritture di carattere pedagogico.
Bibl.: Biografie autografe ed inedite, a cura di D. Müller, Torino 1853, p. 392 segg.; L. Fornaciari, Epistolario, Firenze 1899, passim; G. Mazzoni, L'Ottocento, 1ª ed., Milano 1913, p. 1363, dove sono i precisi rimandi alle lodi del Foscolo, del Pellico, del Fornaciari.