LUXEMBURG, Rosa
Nata il 25 dicembre 1870 a Zamość (nella Polonia allora russa) da genitori israeliti, dopo avere studiato in Germania e in Francia, aderì al movimento socialista. Dopo avere appartenuto all'ala sinistra della socialdemocrazia tedesca guidata da Augusto Bebel, assumendo un atteggiamento assai più rivoluzionario, scrisse frequentemente nella Die Neue Zeit, e fu per qualche tempo redattrice in capo della Leipziger Volkszeitung, rappresentando nei congressi sempre l'estremismo. Scoppiata la guerra mondiale, ella fece palesemente propaganda contraria: fu internata dal governo germanico e poi condannata. Al termine del conflitto diresse con Carlo Liebknecht la confederazione cosiddetta di Spartaco, che promosse la rivoluzione di Berlino. Repressa questa, la L., arrestata a Berlino, fu assassinata il 15 gennaio 1919 dalle guardie che l'accompagnavano, e il suo corpo fu gettato in un canale della Sprea.
Tra i suoi scritti: Die Krise der Sozialdemokratie (1919); Sozialreform oder Revolution (1919); Einführung in die Nationalökonomie (1924); Gesammelte Werke (1928-1926); Briefe aus dem Gefärngnis (1927).