SAENZ PEÑA, Roque
Uomo politico, nato a Buenos Aires il 19 marzo 1851, ivi morto il 9 agosto 1914. Spirito rettilineo, scrupoloso e generoso a un tempo, esordì brillantemente nel foro; scrisse anche un trattato di diritto pubblico. Nel 1878 lasciò la camera e la presidenza del consiglio municipale di Buenos Aires per andar volontario e organizzatore di volontarî a combattere nelle file peruviane contro il Chile, finché, ferito, fu fatto prigioniero. Nel 1892 divenne ministro degli Esteri, dopo essere già stato sottosegretario dello stesso dicastero, e ambasciatore nell'Uruguay e in Spagna; rifiutò invece la candidatura a presidente perché posta contro quella di suo padre, dalla linea politica del quale pur dissentiva. Delegato al primo congresso panamericano di Washington, poi alla conferenza dell'Aia e membro della Corte permanente di giustizia ivi istituita, nel 1907 fu inviato ambasciatore a Roma, dove per qualche tempo ricoprì anche la carica di delegato all'Istituto internazionale di agricoltura. Nel 1909 tornò in patria per la campagna elettorale che lo portò al supremo potere l'anno dopo. Presidente della repubblica argentina, l'atto suo più importante fu la legge elettorale del 1911, con la quale fu garantita la segretezza del voto.