Economista britannico (Londra 1910 - Chicago 2013). Prof. di economia alla London School of Economics (1938-51), quindi nelle univ. di Buffalo (1951-58), della Virginia (1958-64) e infine (1964-76, emerito dal 1982) di Chicago, dove è stato direttore del Journal of law and economics pubblicato dall'università, è stato consulente di ricerca presso il Ronald Coarse institute, istituto di studi economici fondato in suo onore nel
È noto soprattutto per i suoi lavori fondamentali sulla natura dell'impresa, sull'analisi dei costi sociali e sull'analisi economica applicata ai problemi giuridici. I suoi studi, in particolare quelli riguardanti la teoria dell'impresa, hanno influenzato alcuni rappresentanti (per es., O. E. Williamson) della new institutional economics, che affronta l'analisi del ruolo delle istituzioni in economia con gli strumenti e le metodologie tipici dell'economia neoclassica (per es., l'ipotesi di agenti ottimizzanti). Nel 1991 gli è stato conferito il premio Nobel per aver chiarito l'importanza dei costi di transazione e dei diritti di proprietà nelle strutture e nel funzionamento tradizionali dell'economia. Ha pubblicato anche Essays on economics and economists (1994).