Romanziere e uomo politico venezolano (Caracas 1884 - ivi 1969), liberale. Esule in Spagna dal 1931, ritornato in patria nel 1935, alla fine della dittatura di J. V. Gómez, fu ministro della Pubblica Istruzione nel 1936 e deputato dal 1936 al 1940. Nel 1941 fondò il partito di "Acción Democrática" e il 14 dic. 1947 fu eletto presidente della Repubblica. Il 24 nov. 1948 fu rovesciato da un colpo di stato militare e conservatore; imprigionato, poi costretto all'esilio, si stabilì all'Avana, passando poi in Messico. Caduto il dittatore P. Jiménez nel 1958, G. rientrò in patria. A partire dai suoi primi romanzi, Reinaldo Solar (1920), La Trepadora (1925), Doña Bárbara (1929) G. trattò il tema della rigenerazione nazionale, individuata nell'utilizzazione positiva di energie tradizionalmente ritenute distruttrici. La preoccupazione per la sorte della propria patria è presente anche nelle opere che seguirono (Pobre negro, 1937; El forastero, 1945; Sobre la misma tierra, 1947), in cui i problemi sociali, il mondo degli indios e i temi politici hanno il sopravvento sulla descrizione del paesaggio e dei costumi, che in Doña Bárbara avevano avuto la migliore espressione. Tra le sue ultime opere vanno ricordati il romanzo La doncella y el último patriota (1954) e il dramma Tierra bajo los pies (post., 1971).