QUAZZA, Romolo
Storico, nato a Mosso Santa Maria (Biella) il 3 gennaio 1884, morto a Torino il 10 maggio 1961. Allievo a Torino di C. Cipolla, di G. De Sanctis e di P. Fedele, dopo aver insegnato nei licei, dal 1939 al 1948 ha retto la cattedra di storia del Risorgimento nell'università di Torino, passando quindi, sino al 1954, a quella di storia moderna. Collaboratore dell'Enciclopedia italiana.
Partito da lavori di storia medievale piemontese (La contea di Masserano e Filiberto Ferrero-Fieschi, Biella 1908), ben presto un saggio su La cattura del card. Giulio Alberoni e la Repubblica di Genova (Genova 1913) lo condusse ad affrontare quello che rimase poi sempre il filone centrale della sua attività di storico: l'Italia nella politica europea durante la guerra dei Trent'Anni, con particolare riguardo alla politica dei Savoia e dei Gonzaga. Fra i numerosi studî si citano: Mantova e Monferrato nella politica europea alla vigilia della guerra per la successione, Mantova 1922; La guerra per la successione di Mantova e del Monferrato. 2 voll., ivi 1926; La politica di Carlo Emanuele I durante la guerra dei Trent'Anni (in Bollettino storico bioliografico subalpino, 1930); Emanuele Filiberto di Savoia e Guglielmo Gonzaga, Mantova 1929; Margherita di Savoia duchessa di Mantova e viceregina del Portogallo, Torino 1930; Il periodo italiano della guerra dei Trent'Anni (in Rivista storica italiana, 1933); Tommaso di Savoia-Carignano nelle campagne di Fiandra e di Francia (1635-1638), Torino 1941.
Quali opere d'insieme oltre, a Mantova attraverso i secoli (Mantova 1933), fondamentale rimane il volume sull'età della Controriforma in Italia: Preponderanze straniere in Italia (1559-1700) (Milano 1937, 2ª ed. riv. 1950). Quanto agli interessi verso la storia del Risorgimento. dopo i primi saggi La capitale da Torino a Firenze (Novara 1919) e Idee e programmi del partito moderato alla vigilia del trasformismo (Padova 1925), ad essi ritornò con Pio IX e Massimo d'Azeglio nelle vicende romane del 1847 (2 voll., Modena 1954) e studî minori.