BARTOLI, Romeo
Nacque a Trieste il 10 genn. 1875. Iniziati gli studi al politecnico della sua città, li abbandonò per dedicarsi esclusivamente alla musica, divenendo in breve, per la vasta dottrina acquisita da autodidatta e le doti non comuni di sensibilità musicale, uno dei membri più significativi di quel sodalizio musicale wagneriano che riconosceva in A. Smareglia il suo capo e animatore. L'attività del B. si orientò subito verso la musica corale, tipica espressione della musicalità triestina, ed egli si rivelò ben presto "ideale istruttore"di cori al Teatro comunale-Ai Trieste (dal 1901 al 1913), dove le sue interpretazioni di opere wagneriane riscossero particolare successo. Dopo aver preso parte nel 1904, insieme con i professori E. Purelli, A. Jancovich, G. Venezian, A. e G. Zampieri, alla fondazione dell'Istituto musicale triestino (dal 1905 Conservatorio musicale di Trieste e dal 1908 Conservatorio musicale G. Verdi), in cui insegnò canto corale fino al 1912, il B. istituì nel 1907 e diresse la Società corale teatrale, formata quasi totalmente dai coristi del Teatro comunale. Nel 1910, con i sedici migliori elementi di questa Società (voci miste), il B. fondò il "Coro dei madrigali", iniziativa che non soltanto lo rese celebre, ma diede origine ad altri complessi del genere.
Questo raffinato complesso corale diretto dal B. fu, allora, una vera e propria rivelazione in ogni città italiana dove si recò a presentare, con esecuzioni perfette, dimenticate o ignorate musiche polifoniche profane, suscitando soprattutto nei musicisti impressioni profonde' e ridestando l'ínteresse per i capolavori della polifonia vocale italiana. Iniziato un primo giro nel 1913 al Teatro Garibaldi di Padova, il B. con il Coro (i cui componenti per amore d'arte avevano rinunciato volontariamente anche a un compenso fisso e spesso contribuivano alle spese di viaggio) percorse tutta l'Italia settentrionale offrendo riesumazioni di madrigali di C. Monteverdi, Palestrina, L. Marenzio, C. G. di Venosa e di canzoni italiane rinascimentali: fra tutte fu mirabile l'esecuzione dell'Amflparnaso, Comedia Harmonica di O. Vecchi (Trieste 1913). Nell'aprile del 1914 il B. intraprese con i suoi madrigalisti un secondo giro artistico, più lungo, che rese possibile l'audizione dell'Amfiparnaso, insieme con programmi sempre più perfezionati di varie e scelte composizioni polifoniche, anche al pubblico di Roma (Teatro Argentina), dove il concerto fu replicato, riscuotendo unanimi trionfi. Scoppiata nel frattempo la prima guerra mondiale, il Coro dei madrigali venne sciolto, ma la tradizione di queste alte manifestazioni artistiche fu più tardi continuata a Trieste, con successo non del tutto inferiore, per opera di A. Illersberg, sotto la cui direzione fu magistralmente eseguita nel 1931 al Teatro Excelsior di Trieste La Pazziasenile di A. Banchieri.
Nel 1912 il B. fu chiamato al conservatorio di Milano per insegnarvi canto corale, e anche in questa città egli si dedicò alla formazione di gruppi corali adatti all'esecuzione e diffusione della musica polifonica vocale italiana, di cui intraprese in gran parte la trascrizione in notazione moderna. Nel 1920 egli fondò il "Gruppo madrigalisti varesini", poi denominato da G. D'Annunzio "Camerata varesina del madrigale", e con questo complesso ottenne nuovi successi nel 1923 in un giro di concerti per tutta l'Italia. Degno di particolare ricordo fu anche il concerto della Camerata che il B. diresse nel 1925 per la commemorazione dell'XI centenario dell'università di Pavia nella chiesa di S. Michele. Fra le musiche polifoniche trascritte dal B. in notazione moderna per i concerti dati dalla sua Camerata, notevole fu soprattutto quella de Il Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena di A. Banchieri, eseguito con grande successo nella sua tournée del 1923. Rimane del B. pubblicata una interessante raccolta di molti autori di Composizioni vocali polifoniche a due, tre e quattro voci sole dei secoli XVI e XVII raccolte e trascritte in notazione moderna da R. B.... Madrigali, Villanelle, Frottole e Canzonette..., Milano, G. Ricordi, 1917.
Nella pienezza della sua attività il B. morì improvvisamente a Milano il 12 febbraio 1936.
Bibl.: G. De, Zuccoli, La musica a Trieste, in Rass. dorica, XII, 8 (1941), p. 140; F. Monipenio, Il Conservatorio di musica "Giuseppe Verdi"di Milano,Firenze 1941, p. 107; G. Hermet, La vita musicale di Trieste 1801-1844, in Archeografo Triestino,s. 4, XII-XIII (1947), pp. 139, 142, ISO, 167, 169 ss., 220, 227 s., 229; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti,sui) pl., p. 66; Diz. Ricordi della Musica e dei Musicisti, Milano 1959, p. 109.