romanzo
Ha un'unica occorrenza, nel celebre passo in cui a proposito di Arnaldo Daniello si dice: Versi d'amore e prose di romanzi / soverchiò tutti (Pg XXVI 118). Per il significato dell'espressione prose di romanzi, v. PROSA.
In latino gli aggettivi con terminazione -anicus sembra che fossero riferiti a oggetti di foggia o fabbricazione peculiari di un luogo determinato, come dire " alla foggia di ". Accanto al termine Romania, che nel mondo occidentale indica l'insieme dei parlanti il latino (il termine è attestato per la prima volta in Paolo Orosio, ma doveva essere diffuso già da tempo nel parlato), si pone romanicus, parallelamente alla coppia Roma-romanus.
Per analogia con l'avverbio romane si ebbe poi romanice. Mentre romane loqui equivale a latine loqui, romanice parabolare acquista il significato di " parlare come gli abitanti della Romania ". Questo romanice, ridotto per sincope a romance, serve a indicare le nuove lingue derivate dal latino: cfr. le denominazioni dei dialetti retoromanzi della Svizzera rumantsch, romontsch, il francese antico romanz, il provenzale antico romans, lo spagnolo antico romanz, romance (tramite il francese o il provenzale). Dal francese derivò l'italiano ‛ romanzo ', che in un primo tempo ha soltanto il significato di " componimento in volgare ".