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ROMANELLI, Romano

di Mario Tinti - Enciclopedia Italiana (1936)
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ROMANELLI, Romano

Mario Tinti

Scultore, figlio del precedente, nato a Firenze il 14 maggio 1882. Ufficiale di Stato maggiore della marina, fu combattente in varie campagne, ultima quella della guerra mondiale. Invalido; decorato al valore; accademico d'Italia. Allievo del padre, iniziò l'evoluzione del suo stile col gruppo dell'Ercole che strozza il leone (1906-10), rimodellato con progredita sapienza tecnica e più profonda eticità nel 1935. Affiancano, sul cammino dell'evoluzione stilistica, la orima redazione dell'Ercole: il Bantbino serio (bronzo e marmo, 1910, collezioni Giglioli e de Piccolellis); il Bambino che piange (bronzo, 1910, proprietà di S. M. il re d'Italia); l'Isadora Duncan nel risveglio di Brunilde (bronzo, 1912), ecc. La reazione a realismo e impressionismo affermatasi nella scultura europea intorno al 1918 trovò in R. uno dei primissimi assertori. Ne consegue una folta serie di opere che dall'Eva (bronzo, 1918) va all'Idolo del sarcasmo (bronzo, 1918, collezione della duchessa d'Aosta madre), al ritratto della Marchesa Ximenes d'Aragon (bronzo, 1919), a Lo specchio (bronzo, 1920), alla Leda col cigno (bronzo 1922), e che trascorrendo nella bella serie di medaglie di guerra (bronzo, 1914-1923) fa capo e si conclude nella monumentale ieratica Pietà (bronzo, 1924, cappella della Casa madre dei mutilati, Roma), e nel grande altorilievo Romolo (bronzo, 1926, Ministero delle corporazioni, Roma); opere nelle quali ritmo e stile assurgono a espressioni di mitica trascendenza. Col ritratto di Randall Davies (bronzo, 1924) e meglio ancora con quello del Conte Paolo Guicciardini ha principio un'ulteriore serie di opere, in cui è evidente il perpetuarsi della tradizione etrusco-toscana rivitalizzata in R. a contatto dell'anima e della coscienza contemporanee. Appartengono a tale periodo il Cristo per la tomba del Maresciallo Cadorna (bronzo, 1928, Pallanza); i ritratti di Domenico Giuliotti (terracotta, 1928, Galleria d'arte moderna, Roma), di Giovanni Papini (bronzo, 1928, Galleria d'arte moderna, Firenze), di Ardengo Soffici (bronzo, 1928, Galleria d'arte moderna, Milano), il Pugilatore in piedi (bronzo, 1928, Opera Nazionale Dopolavoro, Roma), il Pugilatore seduto (bronzo, 1929, Foro Mussolini, Roma), l'altorilievo monumentale Mussolini a cavallo (bronzo, 1932, Torre della Rivoluzione, Brescia), il ritratto del duca d'Aosta (bronzo, 1933, Galleria d'arte moderna, Torino). Il carattere dominante dell'arte del R. risiede nell'aderenza del suo stile al dramma religioso ed eroico della stirpe. Il R. ha anche grandi benemerenze quale medaglista.

Bibl.: M. Tinti, La mostra del Soldato, in Nuovo Giornale, 26 marzo 1917; id., R. R., Firenze 1923; P. Torriano, R. R., Milano 1932 (con esauriente bibl.); Annuario della R. Accademia d'Italia, 1930-1935; V. Costantini, R. R. scultore, in Arte mediterranea, marzo-aprile 1934 (con bibl.); Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII.

Vedi anche
Lorenzo Bartolini Scultore (Savignano, Prato, 1777 - Firenze 1850). Ventenne si recò a Parigi, alla scuola di L. David, e strinse amicizia con Ingres e partecipò alla decorazione di Place Vendôme. Discostandosi dagl'ideali neoclassici, si orientò verso l'arte toscana del 15º sec., ricercando la bellezza fuori dei canoni ... Benito Mussolini Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino alla fondazione dei Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato Partito nazionale fascista, subito dopo la “marcia su Roma” (1922) venne incaricato ... Romanèlli, Raffaello Romanèlli, Raffaello. - Scultore (Firenze 1856 - ivi 1928); figlio e allievo di Pasquale, studiò all'Accademia di Firenze con A. Rivalta. Attivo nell'ambito del naturalismo, lavorò negli Stati Uniti, in Inghilterra, Austria, Cuba e per i reali di Romania. Tra le sue opere, notevoli i monumenti agli studenti ... Sartòrio, Giulio Aristide Sartòrio, Giulio Aristide. - Pittore (Roma 1860 - ivi 1932). Formatosi all'Accademia di belle arti di Roma, esordì nell'orbita di M. Fortuny per poi volgersi, sotto l'influenza di F. P. Michetti, a un verismo d'accento umanitario (La malaria, 1882, Córdoba, Argentina, Museo); nel 1884 visitò Parigi. ...
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  • ROMANELLI, Romano
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 88 (2018)
    Alessandra Imbellone ROMANELLI, Romano. – Nacque a Firenze il 14 maggio 1882, da Raffaello e da Sofia Benini. La sua formazione artistica ebbe inizio presso lo studio paterno: due maschere modellate in stucco nel 1894 sono la prima opera tramandata dai biografi, mentre del 1898 è un suo pensoso Autoritratto (Campana, ...
  • Romanèlli, Romano
    Enciclopedia on line
    Scultore (Firenze 1882 - ivi 1968), figlio e allievo di Raffaello; sostenitore del classicismo, fu noto ritrattista (Ritratto di G. Papini, Firenze, Galleria d'arte moderna di palazzo Pitti) ed eseguì varî monumenti, tra cui a Roma quello a G. Scanderbeg. Accademico d'Italia (dal 1930).
Vocabolario
romanèlla
romanella romanèlla s. f. [der. di romano1, prob. per il fatto che questo genere di componimento proveniva da Roma]. – Nella poesia popolare, nome di un rispetto diffuso soprattutto in Emilia e Romagna, simile nell’ispirazione e nell’intonazione...
romano-barbàrico
romano-barbarico romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...
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