• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ROMANO il Melode

di Silvio Giuseppe Mercati - Enciclopedia Italiana (1936)
  • Condividi

ROMANO il Melode

Silvio Giuseppe Mercati

Innografo bizantino del secolo VI, nato a Emesa in Siria da stirpe ebrea. Dopo essere stato diacono nella chiesa della Resurrezione a Berito, venne, sotto l'imperatore Anastasio, a Costantinopoli, dove fu addetto al santuario della Madonna nel quartiere di Ciro e ottenne miracolosamente, secondo la leggenda, il dono di scrivere e modulare contaci (v. contacio). Per la scarsezza di notizie biografiche e di accenni storici nei suoi inni, si discusse lungamente, se R. visse nel sec. VI sotto Anastasio I (491-518) o nel sec. VIII sotto Anastasio II (713-716). Ma oggi gli studiosi ritengono quasi concordemente che R. visse sotto Anastasio I, toccando l'apogeo della sua carriera e fecondità innografica sotto Giustiniano (in un contacio per terremoti e incendî si alluderebbe alla rivolta di Nica e al crollo di S. Sofia del 532). Così R., non solo in ordine di tempo, ma anche per i suoi meriti poetici, occupa il primo posto fra i melodi bizantini.

Nei suoi inni "l'eleganza attica si unisce alla gravità romana: vi è nei suoi personaggi e nei loro dialoghi una pompa drammatica, una ricchezza di espressione, una giuliva libertà di movenze, che non si comprenderebbe più dopo il secolo di Giustiniano". Dei mille contaci che secondo la tradizione R. avrebbe composto, portano ora il nome di lui soltanto novanta; di questi quasi la metà sarebbe falsificata. Assai varî sono i temi da lui trattati, che riguardano il Signore, la Madonna, personaggi del vecchio e Nuovo Testamento, santi e martiri, i miracoli e le parabole evangeliche: vi si rivelano profondità di sentimento, ricchezza d'immagini, magnificenza di eloquio, oltre a una spiccata animazione drammatica: pregi talvolta offuscati dalla prolissità, e dal sovraccarico di mezzi retorici. Più tardi i contaci di R. sono stati soppiantati dai canoni (v. canoni liturgici) dei Sabaiti e degli Studiti: di fatto sono ben pochi i troparî di R. in uso nei libri liturgici: anche il magnifico inno per la Natività cessò di essere cantato per intero presso la corte bizantina, nel sec. XII.

Ediz.: Il cardinale Pitra (Analecta Sacra, I, Parigi 1876) pubblicò 29 inni di R. e tre nuovi in S. Romanus veterum melodorum princeps (Roma 1888). Una serie di testi pubblicò K. Krumbacher, nei Rendiconti e memorie dell'Accademia di Monaco in preparazione dell'edizione critica di R. Rimasta sospesa per la morte del Krumbacher, l'ediz., curata da P. Maas, sarà assunta dall'Accademia di Atene. La scelta di G. Cammelli, Romano il Melode: Inni, nella collez. Testi cristiani, II (Firenze 1930), comprende otto inni, di cui uno solo inedito.

Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Litteratur, Monaco 1897, pp. 665-671; K. Dieterich, Byzantinische Charakterköpfe, Lipsia 1909, pp. 92-104; N. Turchi, La civiltà bizantina, Torino 1915, pp. 167-81; O. Bardenheuer, Geschichte der altkirchlichen Literatur, V, Friburgo di Brisgovia 1932, pp. 159-165. V. anche Cammelli, op. cit. (con bibliografia).

Vedi anche
Costantino I imperatore, detto il Grande Costantino I (lat. Flavius Valerius Constantinus) imperatore, detto il Grande. - Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu acclamato imperatore ... Impero Bizantino Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.  storia ● L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo già con la riforma di Diocleziano (284-305). Col trasferimento della capitale dell’Impero a Bisanzio ... Gesù Cristo ‹-ʃù krì-› (gr. 'Ιησοῦς Χριστός, 'Ιησοῦς ὁ Χριστός, anche Χριστὸς 'Ιησοῦς; lat. Iesus Christus, anche Ihesus, onde i compendî IHS, IHS, e simili). - Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ... Gregòrio di Nissa, santo Gregòrio di Nissa (o G. Nissèno), santo. - Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa), uno dei "grandi Padri cappadoci". Buon conoscitore di Platone e profondamente influenzato da Origene, ma anche da Metodio d'Olimpo, fu il più speculativo dei Padri greci del IV secolo; acceso ...
Tag
  • NUOVO TESTAMENTO
  • COSTANTINOPOLI
  • ANASTASIO II
  • GIUSTINIANO
  • ANASTASIO I
Altri risultati per ROMANO il Melode
  • Romano il Melòde
    Enciclopedia on line
    Innografo bizantino (sec. 6º), nato a Emesa (Siria); diacono a Berito, poi addetto a un santuario della Madonna a Costantinopoli, visse sotto Anastasio I. Rinnovò la poesia liturgica greca introducendovi, probabilmente su modelli orientali, una forma nuova, il contacio. Ne vanno sotto il suo nome un ...
Vocabolario
melòde¹
melode1 melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).
melòde²
melode2 melòde2 (o melòdo) s. m. [dal lat. tardo melodes o melodus, gr. μελῳδός]. – Poeta liturgico bizantino che componeva insieme il testo e la musica, secondo un uso fiorito spec. nei secoli 6° e 7°, e poi decaduto nel 9°.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali