Guardini, Romano
Teologo e filosofo (Verona 1885 - Monaco di Baviera 1968), di padre italiano trasferitosi in Germania; frequentò il liceo e il seminario a Magonza (Mainz), studiò teologia e filosofia, fu professore a Breslavia e a Berlino (1923-39), a Tubinga (1945) e a Monaco di Baviera (1948).
Alla sua complessa attività di critico letterario, di teologo e di sacerdote allo stesso tempo, va connessa la sua attività d'interprete della Commedia. Il G. trattò ampiamente della natura degli angeli e della loro funzione letteraria e teologica nella Commedia, allargando il suo studio tanto da farne un'analisi della struttura della Commedia e insieme un discorso sul significato più generale dell'angelo per la coscienza cristiana (Der Engel in D.s Göttliches Komodie, 1951). Esaminò inoltre il significato di vari personaggi nella Commedia: di Bernardo di Clairvaux (in " Hochland " 1953), dei teologi in Pd X-XII (in " Hochland " 1930-31), di Virgilio (Milano 1962), nonché di vari problemi che lumeggiano la composizione e il significato teologico della Commedia, quello della luce, del movimento, del paesaggio, della natura visionaria, saggi riuniti in volume insieme con i precedenti (Landschaft und Ewigkeit, Monaco 1958). In questo volume " Dante è considerato, di solito, dal punto di vista della poesia o della storia, ma egli è anche un vero pensatore " (p. 11). È anche questo aspetto che interessa il G.: il discorso filosofico presente nella ricerca di D. per il destino dell'uomo e il valore della storia umana. Tale consapevolezza storica è per il G. un superamento del momento presente, nella coscienza di un significato che si riconnette all'esistenza in genere. Per il G. " in Dante esiste una coscienza della storia di alto grado " e, contemporaneamente, un interesse per i grandi temi della metafisica medievale; ma tuttavia il suo itinerario, illuminato dalla parola di Dio, tocca i problemi e le domande ultime dell'esperienza umana, che trascendono, come tali, ogni condizionamento storico. In fondo al volumetto il G. dà uno schizzo biografico della sua scoperta di Dante. I saggi sono corredati da ampie traduzioni del G., il quale, intenzionalmente e ragionevolmente, rinunziò alla rima e al metro.
Bibl. - A. Babolin, R. G. interprete di D., in " Ethica " VI (1967) 125-127; F. Heer, Der Glaube und die moderne Welt. Dem Gedenken R. Guardinis (necrologio), in " Universitas " XXIII (1968) 1193 ss.