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Ingarden, Roman Witold

Dizionario di filosofia (2009)
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Ingarden, Roman Witold


Filosofo polacco (Cracovia 1893 - ivi 1970). Insegnò nell’univ. di Leopoli (1933-41), poi (dal 1945) nell’univ. di Cracovia; diresse la rivista Studia philosophica (dal 1935). Il suo pensiero è informato alla fenomenologia di Husserl, che ha integrato con gli strumenti della filosofia analitica per elaborare un’ontologia come «scienza delle pure possibilità e dei modi d’esistenza»; esito, questo, che sarebbe precluso dalla mera «riduzione fenomenologica», incapace di giustificare l’esistenza del mondo (Spór o istnienie świata «Per l’esistenza del mondo», 2 voll., 1947-48). Più nota è l’estetica, che fonde fenomenologia, formalismo e strutturalismo (Das literarische Kunstwerk, 1931, trad. it. Fenomenologia dell’opera letteraria; O Budowie Obrazu. Szkic z teorii sztuki «La struttura delle immagini. Schema della teoria dell’arte», 1946; Studia z estetyki «Studi di estetica», 2 voll., 1957-58, 2ª ed. 1966; Untersuchungen zur Ontologie der Kunst, 1962; Vom Erkennen des literarischen Kunstwerks, 1968). Per I. l’opera d’arte è una struttura oggettiva complessa: non si tratta né di un «oggetto ideale», né tantomeno può ridursi al ‘vissuto’ dell’artista e del fruitore. Un’autentica interpretazione dovrà, quindi, necessariamente ricorrere alla nozione di «stratificazione», intendendo l’opera come una struttura di diversi strati in relazioni molteplici tra loro. Altre sue opere: Über die Gefahr einer Petitio Principii in der Erkenntnistheorie (1921); Essentiale Fragen (1925); Über die Stellung der Erkenntnistheorie im System der Philosophie (1926); Über die Verantwortung (1970; trad. it. Sulla responsabilità).

Vedi anche
Edmund Husserl Husserl ‹hùsërl›, Edmund. - Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia come scienza a priori, teorizzando la messa tra parentesi (epochè) dei ... Twardowski, Kazimierz Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. Brentano a Vienna, ne accolse il metodo, insistendo sull'importanza primaria, nell'indagine filosofica, ... Łukasiewicz, Jan Łukasiewicz ‹u̯ukaš'èv'ič›, Jan. - Studioso di logica (Leopoli 1878 - Dublino 1956). Tra i maggiori esponenti della cosiddetta Scuola logica polacca, svolse importanti ricerche sulla logica aristotelica e stoica. Considerando insoddisfacente la tradizionale divisione delle proposizioni in vere e false ... Bolzano, Bernhard Bolzano ‹-zàa-›, Bernhard. - Teologo cattolico, logico e matematico (Praga 1781 - ivi 1848). Figlio di un emigrato italiano nativo di Nesso, nel 1805 fu nominato prof. di filosofia della religione all'univ. di Praga. Nello stesso anno venne ordinato sacerdote. Nel 1820 fu destituito dall'insegnamento ...
Tag
  • FILOSOFIA ANALITICA
  • PETITIO PRINCIPII
  • FENOMENOLOGIA
  • ONTOLOGIA
  • CRACOVIA
Altri risultati per Ingarden, Roman Witold
  • Ingarden, Roman
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    Filosofo polacco (Cracovia 1893 - ivi 1970), prof. all'univ. di Leopoli (1933-41), poi (dal 1945) all'univ. di Cracovia; direttore della riv. Studia philosophica (dal 1935). Il suo pensiero è informato alla fenomenologia di E. Husserl. Tra le sue opere: Über die Gefahr einer petitio principii in der ...
Vocabolario
nouveau roman
nouveau roman ‹nuvò romã′› locuz. m., fr. (propr. «nuovo romanzo»), usata in ital. come s. m. (solo al sing.). – Corrente letteraria sviluppatasi in Francia negli anni ’50 (e di cui gli esponenti più significativi sono stati A. Robbe-Grillet...
romanìa
romania romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
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