POLAŃSKI, Roman
Regista polacco, naturalizzato francese, nato a Parigi il 18 agosto 1933. Tra i grandi autori del cinema contemporaneo, attivo sin dai primi anni Sessanta, nella sua ampia produzione ha indagato con maestria e rigore temi scabrosi e spesso inquietanti, raccontando il delirio e la sessualità ossessiva, la gelosia e il potere. Con il drammatico The pianist (2002; Il pianista) ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes e nel 2003 il premio Oscar per la miglior regia.
Gli anni Duemila si sono dunque aperti per il regista con il riconoscimento internazionale per una delle sue opere di impianto più vasto, The pianist appunto, in cui attraverso la storia vera del compositore ebreo Władysław Szpilman racconta la persecuzione nazista e le vicende del ghetto di Varsavia, da lui stesso vissute in prima persona durante l’infanzia, fino alla liberazione. La solitudine e l’angoscia del protagonista, interpretato da Adrien Brody, vengono seguite dalla macchina da presa per le vie della città, con stile classico e asciutto, narrate senza retorica né spettacolarizzazioni, filtrate attraverso lo sguardo dolente e stupito di Władysław. Tre anni dopo P. ha realizzato la trasposizione cinematografica del romanzo di Charles Dickens Oliver Twist: lavorando per sottrazione, il regista racconta con mestiere le miserie di un mondo che sfrutta l’infanzia (notevole l’interpretazione dell’orrido Fagin da parte dell’attore Ben Kingsley), sullo sfondo di una Londra ottocentesca.
Dopo la partecipazione, con il cortometraggio Cinéma érotique, al progetto Chacun son cinéma (2007), film a episodi che raccoglie i lavori di ben trentatré registi, realizzato per festeggiare i sessant’anni del Festival di Cannes, nel 2010 ha realizzato il thriller The ghost writer (L’uomo nell’ombra). Il film, che ha temi hitchcockiani, racconta le vicende di uno scrittore londinese (Ewan McGregor) che, assunto per rimaneggiare l’autobiografia del primo ministro Adam Lang (Pierce Brosnan), finisce in una rete di ambiguità e complotti: la lussuosa casa nella ventosa isola del New England dove l’uomo viene invitato a svolgere il suo lavoro, piena di luce e vetrate, è un labirinto simbolo delle claustrofobiche dinamiche del potere che portano a un finale sorprendente e ricco di suspense.
Gli ultimi due film di P. sono invece di derivazione e di impianto teatrale. Il primo, Carnage (2011), tratto dalla pièce Le Dieu du carnage, mostra due coppie della borghesia newyorkese che si fronteggiano, a causa di una lite tra i loro figli adolescenti, in una discussione dai toni sempre più accesi, con continui cambiamenti nelle dinamiche e nelle complicità tra i quattro personaggi (interpretati con sicura professionalità da Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly). Ambientato per intero in un appartamento e girato in tempo reale, il film ha un ritmo serrato che alterna momenti comici a improvvise, sotterranee esplosioni di violenza. Il secondo, La Vénus à la fourrure (2013; Venere in pelliccia), è l’adattamento di uno spettacolo ispirato al romanzo di Leopold von Sacher-Masoch. Il film racconta l’incontro tra un regista teatrale che vuole portare in scena il testo di Sacher-Masoch e una misteriosa attrice (Emmanuelle Seigner, nel suo ruolo più importante), la quale, apparentemente inadatta e rozza, si rivela poi raffinata interprete, soggiogando l’uomo con il suo forte erotismo. Lo spazio claustrofobico del teatro, all’interno del quale la storia tra i due si dipana nell’arco di una notte, ben si presta a illustrare l’ambiguità e il lato oscuro dei rapporti e della sessualità, questione che P. affronta non senza un certo divertimento, facendone emergere anche l’aspetto grottesco.
Nel 2011 è uscito il documentario-intervista Roman Polanski. A film memoir di Laurent Bouzereau, in cui il regista racconta la sua vita complessa e ricca di eventi dolorosi, mentre si trova agli arresti domiciliari per una vicenda giudiziaria risalente agli anni Settanta: l’accusa di avere avuto rapporti sessuali con una minorenne.
Bibliografia: Roman Polanski, a cura di S. Francia di Celle, Milano-Torino 2008; Pianeta Polanski, a cura di G. Mondadori, Milano 2013.