ROLANDO da Parma, detto dei Capezzuti
Chirurgo; della sua vita non si sa altro se non che nacque a Parma e visse a Bologna in un'epoca che, secondo i diversi storici, varia fra il 1210 e il 1250. È certamente posteriore a Ruggero da Parma, di cui seguì la scuola, e di cui l'opera chirurgica di R., chiamata nel Medioevo Rolandina, può considerarsi il commento, per quanto non in tutto i due autori siano d'accordo.
La Chirurgia di R. ebbe senza dubbio nel Medioevo fama assai maggiore di quella di Ruggero.
Fu stampata parecchie volte; la prima a Venezia nel 1498, successivamente, in una seconda edizione, nel 1499 e in seguito nel 1516, 1519 e nel 1541; le prime volte insieme con Guy de Chauliac, la quinta insieme con Albucasis. Una bellissima riproduzione del codice latino n. 1382 della R. Biblioteca Casanatense di Roma, contenente la Chirurgia di R. da Parma, è stata pubblicata con volgarizzazione e note di G. Carbonelli (Roma 1927). Oltre a interessanti particolarità dell'armamentario consigliato da R., è notevole la priorità che risulta spettargli nei riguardi di certe posizioni da darsi agli operandi, simili a quelle che furono descritte come novità in tempi recenti: tali la posizione seduta per operazioni di trapanazione del cranio e la posizione inversa, raffigurata in una tavola assai dimostrativa, per interventi addominali, e che è identica alla cosiddetta, erroneamente, "posizione di Trendelenburg".