DORGELÈS, Roland
Scrittore francese, nato ad Amiens nel 1886. Dal 1929 fa parte dell'Académie Goncourt.
Dopo aver pubblicato un primo libro sulla guerra (La machine à finir la guerre, 1917), pubblicò nel 1919 Le cabaret de la belle femme e Les croix de bois, nei quali con un realismo vigoroso e sobrio è data una delle rappresentazioni più imparziali, potenti ed efficaci che della guerra mondiale siano state scritte. Il D. collaborò poi con altri alla raccolta intitolata Les veillées du "Lapin-Agile" (1920), ma nel 1921 con Saint Magloire l'Africain la sua arte parve sminuirsi in giornalismo. Un viaggio che egli ha fatto nell'Indocina francese ha però risollevato il suo stile ispirandogli due libri: Sur la route mandarine (1925), note del viaggio, nelle quali è proclamato l'avvento d'un nuovo esotismo, e Partir... (1926) romanzo che attua in arte il materiale esotico delle note e si basa sull'affermazione che il meraviglioso sta nella partenza e non nell'arrivo. Nelle opere successive il D. ha potuto fondere il suo realismo e il suo esotismo con varia fortuna, in libri che lo pongono, comunque, tra i rappresentanti più notevoli della letteratura francese contemporanea.
Altre opere: Le réveil des morts (1923); Montmartre, mon pays (1925): Le promeneur nocturne (1927); La caravane sans chameaux (1928); Souvenirs sur les croix de bois (1929); Entre le ciel et l'eau (1930); Le château des brouillards (1931); Deux amateurs de peinture (1933); Si c'était vrai? (1935), ecc.
Traduz. ital.: Partire (Firenze 1929); Le croci di legno (Perugia, Venezia 1930).
Bibl.: A. Debeux, R. D., Son œuvre, Parigi 1930.