VITRAC, Roger
Poeta e drammaturgo francese, nato a Pinsac il 17 novembre 1899 e morto a Parigi il 22 gennaio 1952. Le sue prime opere sono delle raccolte di poesie (Cruauté de la nuit, 1927; Connaissance de la mort, 1927) e uno strano tentativo di drammaturgia "onirica" (Les mystères de l'amour, 1923), tentativo ripreso ancora in Le Peintre, Entrée libre e Poison (1922), dedicato a Breton (trad. it. I misteri dell'amore, Veleno, Il Pittore, Entrata libera, in Teatro Dada, Torino 1969). Tutta la produzione di V. è influenzata dalla sua adesione al Dada e, in seguito, al Surrealismo, da cui verrà allontanato. Con Artaud fonda il Théâtre Alfred-Jarry dove sarà rappresentato nel 1928 il suo capolavoro, Victor ou les enfants au pouvoir (trad. it. Victor o i bambini al potere, Torino 1966).
Bibl.: H. Béhar, Vitrac un reprouvé du surréalisme, Parigi 1966; id., Étude sur le théâtre dada et surréaliste, 1967 (trad. it. Il teatro dada e surrealista, Torino 1976); E. Bellingeri, R. Vitrac, in I Contemporanei, Letteratura Francese, II, Roma 1977.