Pseudonimo dello scrittore francese Roger de la Perrière (Parigi 1925 - ivi 1962). Esponente della École des hussards, ostile al romanzo impegnato e all'influenza di J.-P. Sartre, giunse al successo con i due romanzi autobiografici Les épées (1948) e Le hussard bleu (1950), nei quali si avvertono echi di P. Drieu la Rochelle, H. M. de Montherlant e L.-F. Céline. Considerato il portavoce di un nuovo mal du siècle, N. non riuscì tuttavia a ripetere i suoi primi successi con i romanzi successivi (Perfide, 1950; Les enfants tristes, 1951, trad. it. 1964; Amour et néant, 1951; Histoire d'un amour, 1953, trad. it. 1962). Fondatore con J. Laurent della rivista La parisienne (1953), fu anche sceneggiatore cinematografico. Postumi sono usciti i romanzi D'Artagnan amoureux (1962; trad. it. 1964) e L'étrangère (1968), e i saggi Journées de lecture (1965) e L'élève d'Aristote (1981).