MONEY-KYRLE, Roger
Psicoanalista inglese, nato nello Herdfordshire il 31 gennaio 1898, morto a Londra il 29 luglio 1980. Conclusi nel 1916 gli studi secondari a Eton, si arruolò nel Royal Flying Corp e iniziò quindi nel 1919 gli studi universitari al Trinity College di Cambridge, interrompendoli l'anno dopo per entrare in banca e potersi così pagare un'analisi con E. Jones. Colta la possibilità offertagli da Jones di sottoporsi a un'analisi con Freud a Vienna, vi si recò, rimanendovi tre anni e conseguendovi la sua prima laurea in filosofia con una tesi sulla ''teoria della realtà'', discussa con M. Schlick. Tornato a Londra, conseguì un altro dottorato in filosofia con una tesi di antropologia sul significato del sacrificio, che è anche il suo primo lavoro psicoanalitico, grazie al quale fu nominato membro associato dell'Istituto Britannico di Psicoanalisi, con la condizione di non esercitare l'attività terapeutica. In seguito a un grave incidente automobilistico intraprese nel 1938, su consiglio di J. Rickman, un'analisi didattica con M. Klein, interrotta a causa della guerra e ripresa poi con sedute irregolari. Dal 1950 fino alla morte ha esercitato privatamente la professione di psicoanalista a Londra.
Uno degli ultimi inglesi a essere analizzato a Vienna da Freud, M.-K. ha goduto di grande considerazione; ha lasciato moltissimi scritti, per lo più pubblicati su riviste. Nelle opere dei primi anni (The meaning of sacrifice, 1930; Superstition and society, 1939, trad. it., 1978; Psychoanalysis and politics, 1952, trad. it., 1982), in cui predominano le tematiche antropologiche, era già evidente la preoccupazione di fondare un pensiero di tipo antropologico-psicoanalitico. Nei numerosi scritti successivi, M.-K. ha sviluppato dal punto di vista teorico alcuni aspetti delle ipotesi kleiniane relative soprattutto all'istinto di morte (in The development of sexual impulse, 1932). Altri contributi da ricordare: Psychoanalysis and etics (in International Journal of Psychoanalysis, 1953) e Man's picture of his world (1961, trad. it., 1971). In quest'ultima opera si nota il tentativo d'integrare l'approccio psicoanalitico agli istinti con l'approccio biologico comportamentistico. Vi si utilizzano inoltre concetti filosofici per chiarire i meccanismi attraverso i quali l'individuo costruisce gradualmente, a partire dalla nascita, un modello interno del mondo e un corrispondente modello esterno che poi si trasforma con gli anni: ma se si guarda al modello razionale degli adulti si scoprono in esso molti elementi dei modelli schizoparanoide e ipomaniacale appartenenti alle prime età, che sono fattori di disturbo per il pensiero e la condotta. La psicoanalisi, per M.-K., facendo rivivere e rielaborare nel transfert le esperienze dell'infanzia, è un correttivo di quelle deviazioni. Ma l'ipotesi, per cui la trasformazione dell'individuo comporta di per sé quella della società, è stata oggetto di molte critiche.
La raccolta The collected papers of Money-Kyrle (1978, trad. it., 1984), contiene scritti (dal 1927 al 1977) notevoli per l'incisività e la chiarezza con cui si affrontano argomenti complessi, come lo sviluppo cognitivo. Il pensiero di M.-K. in questo campo si è arricchito grazie all'apporto di W. R. Bion, le cui ''preconcezioni innate'', viste come eredità filogenetica, sono infatti poste da M.-K. alla base dell'attività di simbolizzazione.
Bibl.: M. Mancia, Introduzione a R. Money-Kyrle, Scritti, 1927-1977, Torino 1984.