Scrittore francese (Caen 1919 - Parigi 2017). Autore dalla prosa essenziale e suggestiva in cui il tema dei ricordi - quelli autobiografici e quelli di una intera generazione di intellettuali, e allo stesso modo quelli di vicende politiche di stringente importanza storica - si intrecciano senza assumere mai toni nostalgici, sostanziati da uno sguardo lucido e partecipante, tra le sue opere più importanti vanno ricordate Les monstres (1953), Regardez la neige qui tombe (1992) e la più recente Les larmes d'Ulysse (1998, trad. it. 2003).
Trascorsa l'infanzia e l'adolescenza a Pau, si trasferì a Parigi, dove partecipò alla Resistenza e divenne poi cronista giudiziario di Combat. Da questa esperienza ha avuto origine il suo primo libro: Le rôle d'accusé (1949). Ma l'attività giornalistica, poi abbandonata, gli offrì più volte argomenti per la sua narrativa, come nel romanzo Les monstres (1953) e nella novella La salle de rédaction (1977). I ricordi della vita di provincia alimentano alcune delle sue opere più riuscite, nelle quali narra come un testimone partecipe le vicende di personaggi mai eccezionali: La voix romaine (1960); Le palaisd'hiver (1965); Avant une guerre (1971); Ciné-Roman (1972). Quasi un bilancio della generazione che aveva vent'anni all'inizio dell'ultima guerra è il romanzo Les embuscades (1958), dove sono rievocati i giorni della liberazione e il dissolversi dei sogni eroici della giovinezza, senza indulgere alla tristezza e ai toni eccessivi. La sua prosa si è fatta forse ancora più suggestiva e varia nelle raccolte di novelle: Une maison place des fêtes (1972); Le miroir des eaux (1975); La marché turque (1993). Della sua produzione, proseguita copiosa per tutti gli anni Ottanta e Novanta, si segnalano inoltre: Il te faudra quitter Florence (1985), La mare d'Auteuil (1988), Pascal Pia (1989); il già citato Regardez la neige qui tombe; Trois heures du matin: Scott Fitzgerald (1995); Les larmes d'Ulysse (1998, trad. it. 2003), un excursus storico sui cani nella storia a partire dall'Argo di Ulisse. Tra le sue opere più recenti vanno segnalate Le veilleur (1999), Fidèle au poste (2001), Une nouvelle pour vous (2003), Andrélie, traits et portaits (2005) e Le temps des separations (2006). Nel 1985 ha ottenuto il Grand prix de litérature dell'Académie française.