Matematico (Leicester 1682 - Cambridge 1716); insegnò astronomia e filosofia sperimentale al Trinity College di Cambridge; allievo di Newton, curò la seconda edizione dei suoi Principia (1713) e sviluppò fecondamente, nel campo delle matematiche, l'opera del maestro. A lui si devono importantissime scoperte (alcune erroneamente attribuite ad altri matematici) tra cui la prima definizione di e = 2,71828 ..., base dei logaritmi naturali, e il suo sviluppo in frazione continua; le formule di quadratura, dette oggi di Simpson (v. Simpson, Thomas); l'introduzione del radiante come unità di misura degli angoli.