RODRÍGUEZ FRANCIA, José Gaspar
Uomo politico del Paraguay, conosciuto generalmente sotto il nome del "doctor Francia", nato ad Asunción nel 1758 e morto ivi il 20 settembre 1840. Fu educato dai francescani, e studiÒ poi nel seminario ecclesiastico di Asunción e all'università di Cordova, dove ottenne il grado di dottore in diritto canonico ed ebbe una cattedra di teologia. Ritornato ad Asunción nel 1786, fu nominato professore di latino e di teologia nel regio collegio di San Carlo, ma, destituito da questo insegnamento per le sue idee, abbandonò per sempre la carriera ecclesiastica e si diede all'avvocatura, acquistandovi presto una grande autorità. Pur avendo occupato nella sua città nativa le cariche amministrative di alcalde, di deputato del consolato (1808) e di sindaco procuratore (1809), la vita pubblica del R. F. cominciò veramente quando il consiglio municipale di Asunción lo mandò suo deputato nella giunta governativa costituitasi a Buenos Aires alla notizia dell'occupazione della Spagna da parte delle truppe di Napoleone. Ma quando trionfò a Buenos Aires il partito dell'emancipazione, il R. F. tornò nella sua provincia, che egli desiderava indipendente da Buenos Aires altrettanto quanto dalla Spagna. Nel 1813 il Paraguay si proclamò indipendente ed elesse due consoli: Yegros e il R. F., che presto destituì il suo collega e se ne liberò facendolo fucilare. Nel 1814 egli fu proclamato dittatore per 3 anni, e, scaduto questo termine (1817), fu nominato dittatore a vita, e come tale governò il paese fino alla sua morte.
Facendo a meno di ministri e di consiglieri, pretendeva dirigere ogni cosa e mettere regola finanche nel modo di vestirsi, di mangiare e di bere. Dichiarava di voler mantenere la purezza dogmatica e morale del cattolicismo e nello stesso tempo si assumeva la nomina degli ecclesiastici, scioglieva gli ordini religiosi che gli sembravano inutili, procedeva alla riduzione delle feste e alla soppressione dell'Inquisizione, sostituendola con un'altra istituzione analoga. Non meno ardite erano le sue idee economiche e sociali. Egli promulgò delle leggi contro i celibi; fondò dei magazzini pubblici, limitò la circolazione della moneta e chiuse le frontiere per salvare il paese dalla corruzione morale. È un fatto che il R. F. procurò l'aumento di ricchezza nel paese e in certo modo anche della cultura, avendo reso obbligatorio l'insegnamento primario, e riorganizzò l'esercito. Ma proibì il commercio con l'estero, non favorì in alcun modo gli uomini di scienza né permise che si manifestassero opinioni politiche. Il suo modo di agire diede luogo a molti sollevamenti, che egli punì senza misericordia.
Bibl.: J. P. y W. Robertson, F. reign of terror, Londra 1839; A. Opisso, Los fantasmas de la Historia. El doctor F., Barcellona 1916.