MORANDI, Rodolfo
Uomo politico, nato a Milano il 30 giugno 1902 e morto ivi il 26 luglio 1955. Perseguitato dal fascismo, nel 1937 fu arrestato e condannato a dieci anni di reclusione. Liberato dopo il 25 luglio 1943, dopo l'armistizio riparò in Svizzera, donde tornò in Italia nel 1944 per entrare nelle file della Resistenza. Membro dell'esecutivo socialista dell'Alta Italia, attivissimo organizzatore e combattente, fu uno dei maggiori esponenti della guerra di liberazione, e divenne presidente del C.L.N.A.I. Finita la guerra, fu consultore nazionale, poi deputato all'Assemblea Costituente; nel 2° e 3° ministero De Gasperi (luglio 1946 e febbraio 1947) fu ministro dell'Industria e Commercio.
Membro della direzione e vicesegretario del Partito Socialista Italiano, ne fu uno dei maggiori esponenti, e contribuì notevolmente alla sua organizzazione e all'elaborazione della sua politica, che egli fondava su una rigorosa analisi marxista e sul concetto di unità della classe operaia al di sopra della necessaria distinzione tra socialismo e comunismo.