RODODENDRO (lat. scient. Rhododendron, dal gr. ῥόδον "rosa" e δένδρον "albero")
Genere della famiglia Ericacee (Linneo, 1759) composto di piante fruticose, più di rado di alberetti, raramente di alberi a fusto eretto, foglie alterne, spesso addensate all'apice dei rami, intere, coriacee, più raramente sottili e caduche. Fiori vistosi, spesso molto grandi, disposti in corimbi terminali, raramente ascellari o solitarî. Calice pentamero 5-dentato, persistente; corolla a imbuto o a campana o più raramente (sez. Rhodothamnus) rotata a tubo brevissimo, caduca; stami 10, più raramente 50 anche 12-18, inseriti alla base della corolla, più spesso curvati in basso, qualche volta patenti; antere deiscenti per pori terminali; ovario basato su di un disco ipogino carnoso, 5-20-loculare con molti ovuli anatropi, penduli, stimma capitato 5-20-lobo; il frutto è una cassula a deiscenza setticida a mezzo di 5-20 valve, che si staccano lasciando in posto le placente, con semi numerosi a guscio molto sottile.
Comprende circa 130 specie dei monti dell'Europa, dell'Asia e particolarmente del Himālaya, dell'Arcipelago Malese e dell'America boreale. Tre sole in Italia, note sotto il nome di "rose delle Alpi": Rh. hirsutum L. dell'alta zona montana e subalpina delle Alpi, calcicola, Rh. ferrugineum L., che cresce anche nell'Appennino tosco-emiliano, proprio soprattutto dei terreni silicei ed umosi e Rh. chamaecistus L. (sez. Rhodothamnus), che le Alpi orientali e centrali sino al Bresciano hanno in comune con le austriache e bavaresi. Parecchie specie sono in coltura sia a foglie persistenti sia spoglianti ed in forme diverse di origine colturale, ma nessuna presenta il polimorfismo, complicato con l'ibridismo, dell'Azalea indica (v. azalea) che i botanici moderni riferiscono al gen. Rhododendron. Questa è un sempreverde, mentre sono caducifoglie l'A. indica var. Kaempferi (Rhododendron Kaempferi Planch.), l'A. mollis Hort. (Rh. molle Miq.) ed altre.