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RODITORI

di Oscar De Beaux - Enciclopedia Italiana (1936)
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RODITORI (o Rosicanti; lat. scient. Rodentia Smith, 1827 o Glires Linneo, 1758; fr. rongeurs; sp. roedores; ted. Nagetiere; ingl. gnawing animals, rodents)

Oscar De Beaux

Ordine di Mammiferi di statura generalmente piccola o media, di forme e attitudini svariatissime. La testa può essere proporzionalmente molto grossa o assai piccola; il collo è generalmente breve; gli arti sono di lunghezza variabilissima, specialmente i posteriori, che vanno da una brevità ad una lunghezza estreme. Sono in generale plantigradi o semiplantigradi. Il numero più frequente delle dita è di 4 agli arti anteriori e di 5 ai posteriori. Può esservi una membrana natatoria. Le unghie hanno generalmente forma di artiglio; a volte sono grandissime e falcate; a volte foggiate a piccoli zoccoletti p. atti.

La coda può essere d'ogni dimensione, da rudimentale a lunghissima; in alcuni casi è prensile con avvolgimento dorsale anziché ventrale; in altri casi è trasformata in organo propulsore nel nuoto e può essere allora tanto fortemente eompressa quanto depressa. Nella testa, le labbra superiori sono sempre bene sviluppate e generalmente munite di lunghe vibrisse; l'occhio varia da dimensioni relative molto piccole a molto grandi. Il padiglione dell'orecchio può essere nullo o grandissimo.

Il rivestimento varia dal pelo più soffice e sericeo agli aculei più grossi, più lunghi e più rigidi che si conoscano: vi sono tuttavia anche Roditori affatto nudi. Nella coda e negli arti di molte specie coesiste col pelo, o prevale su di esso, un rivestimento squamoso. Nella pelle sono frequenti le ghiandole acinose, che nella regione anale e genitale possono costituire cospicui ammassi. Le mammelle variano da uno a dodici paia e hanno generalmente ubicazione pettorale e addominale.

Nel cranio, lo sviluppo della porzione facciale prevale in generale su quello della craniale. L'orbita non è separata dalla fossa temporale. Il timpanico forma, insieme col mastoideo, una bolla ossea che può raggiungere proporzioni relativamente enormi. Nello sviluppo dei Roditori vi è decisa tendenza alla soppressione della dentizione di latte. Nella dentatura, gl'incisivi hanno un'importanza predominante. Essi sono ad accrescimento continuo su di una polpa permanente e hanno il taglio a scalpello, essendo la loro superficie anteriore fortemente rivestita di smalto, mentre il resto della corona ne è povero o privo. I canini mancano sempre; tra incisivi e molari vi è quindi un lungo diastema. I molari possono essere bassi e tubercolati (brachiodonti, bunodonti), oppure con pieghe di smalto più o meno semplici (lofodonti), oppure alti (ipsilodonti) e muniti di pieghe di smalto trasversali. In correlazione con la forma dei denti la mandibola è capace di movimenti in ogni direzione, e si può perfino avere un limitato divaricamento anteriore degl'incisivi, per movimenti reciproci del ramo destro e di quello sinistro della mandibola stessa; oppure questa è prevalentemente capace di un lungo slittamento antero-posteriore. La clavicola è spesso ridotta o assente.

Il cervello ha gli emisferi generalmente lisci: solo nelle specie più grandi esistono circonvoluzioni; comunque esse lasciano sempre scoperto il cervelletto. Tra i sensi l'olfatto occupa indubbiamente un posto importantissimo. Anche l'udito può essere d'una finezza estrema. La vista può essere praticamente nulla, mediocre o buona. Grande importanza ha il tatto, localizzato particolarmente nelle vibrisse labiali.

Lo stomaco è generalmente semplice. L'intestino cieco manca soltanto nella sottofamiglia dei ghiri. I condotti genitali si possono aprire, tanto nel maschio quanto nella femmina, in una cloaca comune. I testicoli sono situati nella cavità addominale; durante l'epoca degli amori ne escono per occupare un sacco cremasterico o scrotale. L'utero è duplice e la placenta discoidale e decidua. Quanto alla locomozione, i Roditori possono essere buoni camminatori, trottatori, corridori rapidissimi, saltellatori e saltatori terragnoli, o anche arrampicatori arborei lenti, arrampicatori e saltatori roccicoli o arborei sveltissimi; taluni si possono librare nell'aria essendo muniti di patagio, altri scavano terreni di qualsiasi natura, altri sonn nuotatori e tuffatori abilissimi.

Più o meno tutti gli ambienti naturali terrestri albergano Roditori. Essi vivono a coppie, in famiglie, in colonie numerosissime; data la loro prolifiLità alcune specie sono obbligate, per il numero eccessivo degli individui e per i cambiamenti stagionali, a lunghe migrazioni alla ricerca di cibo.

Alcune specie sono cosmopolite, grazie all'involontaria diffusione che ne fa l'uomo, ma perfino nella Nuova Zelanda, "la terra senza mammiferi" per eccellenza, si trovano Roditori indigeni.

I Roditori in genere sono sempre vivaci, intraprendenti, spesso irascibili, talvolta battaglieri, raramente mansueti: queste facoltà di azione e di reazione psichica, compensano assai bene la scarsa intelligenza. Le attitudini ereditarie hanno in essi magnifiche affermazioni; molti sono provetti costruttori di abitazioni, di covi e di nascondigli complicati e praticissimi. Parecchi accumulano provviste per la cattiva stagione; alcuni cadono in letargo.

Nell'economia della natura i Roditori hanno un'importanza di primissimo ordine: il numero delle loro specie forma circa un terzo del numero complessivo delle specie di Mammiferi viventi; molte sono estremamente ricche d'individui; tutti sono formidabili consumatori e distruttori di sostanze vegetali, capaci di trasformare in breve tempo l'aspetto d'intere plaghe; d'altronde essi servono di cibo a moltissimi predatori delle classi dei Mammiferi, Uccelli e Rettili. Nell'economia umana i Roditori hanno in complesso una azione piuttosto nefasta e l'uomo fa cosa savia quando risparmia i loro più attivi nemici naturali: uccelli di rapina, piccoli carnivori di tutte le specie e anche volpi, lupi, tassi e cinghiali, serpi d'ogni specie, rospi.

L'ordine si suddivide in due sottordini: Duplicidentati o Lagomorfi o Lepriformi, e Semplicidentati.

Vedi anche
Mammiferi Classe (Mammalia) di Vertebrati Amnioti omeotermi. Distribuiti in tutto il mondo, rappresentati da circa 5500 specie complessivamente, e nei più svariati ambienti, la maggioranza terrestri, pochi adattati alla vita acquatica, i Mammiferi costituiscono nella fauna terrestre elementi di particolare importanza. ... Glires Denominazione data da C. Linneo (1758) all’ordine dei Roditori; indica anche un clade che associa Roditori e Lagomorfi. Lagomorfi Ordine di Mammiferi, comprendente le famiglie Leporidi (11 generi di lepri e conigli) e Ocotonidi (1 genere, pika) e la famiglia estinta dei Prolagidi. Erbivori, corridori e scavatori, di dimensioni medie o piccole, hanno due coppie di incisivi superiori e una inferiore, a crescita continua, coda corta ... letargo Forma di vita latente che comporta un rallentamento reversibile delle funzioni vitali fondamentali, in cui cadono invertebrati e Vertebrati, e che può essere determinata da influenze intrinseche ed estrinseche. È chiamato anche impropriamente ibernazione, perché le prime osservazioni su tale fenomeno ...
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Vocabolario
roditóri
roditori roditóri s. m. pl. [v. roditore]. – Ordine di mammiferi (lat. scient. Rodentia) a diffusione cosmopolita, uno dei più numerosi della classe, con 32 famiglie riunite nei sottordini miomorfi, sciuromorfi, istricomorfi e caviomorfi:...
roditóre
roditore roditóre s. m. [der. di rodere]. – 1. (f. -trice) Chi, o che, rode, per lo più con funzione di attributo: tarlo r.; cesoie roditrici, nella tecnica, cesoie in acciaio al nichelcromo, usate per tagliare e sagomare lamiere e tubi...
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