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RODARI

di Paolo D'Ancona - Enciclopedia Italiana (1936)
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RODARI

Paolo D'Ancona

. Famiglia di scultori, provenienti da Maroggia (vicariato di Riva S. Vitale sul Lago di Lugano), operosi in Lombardia e terre finitime sullo scorcio del sec. XV e sugl'inizî del seguente. Tommaso, figlio di Giovanni tagliapietra, è il più notevole rappresentante della famiglia. Si adoprò specialmente per il duomo di Como; nel 1484 lo troviamo ivi addetto quale statuario; nel 1487 fu nominato architetto e ingegnere generale della fabbrica e per essa lavorò fino al 1526. Morto Tommaso, gli succedettero Franchino della Torre di Cernobbio e, nel 1564, Leonardo da Carona, i quali sempre si valsero dei suoi disegni. Nel duomo di Como, Tommaso e i suoi fratelli lasciarono molteplici esempî della loro attività: all'esterno, sovrastano la porta maggiore cinque statue entro nicchie cuspidate; ai lati della porta sono i due podî recanti le statue dei Plinî, che per la leggiadria delle decorazioni rimangono fra le più tipiche creazioni del primo Rinascimento lombardo. Sono poi da ricordare, al centro dell'abside, il bel fregio con motivi di putti e sirene racchiudente una lapide storica e soprattutto le due porte sui fianchi, di cui è famosa quella detta "della rana" (reca i nomi di Tommaso, e del fratello Giacomo). Nell'interno del tempio, su disegno di Tommaso, si diede principio nel 1513 a gettare le fondamenta delle tre cappelle maggiori. Ma già prima di tale data, Tommaso aveva eretto e decorato con statue e rilievi gli altari dell'Addolorata (1489), di S. Lucia (1492) e, con l'aiuto dei fratelli, di S. Apollonia (1493). Dal complesso di queste opere risulta chiaro che l'arte dei R. direttamente deriva dall'Amadeo, di cui però non raggiungono la squisita finezza. Come ben osserva il Venturi, troppo spesso le forme loro presentano aspetti goffi e rusticani. Molte altre sono le opere di Tommaso degne di ricordo. Nel 1514 dà i disegni per la costruzione di S. Pietro in Bellinzona; nel 1515 lavora di architettura e scultura a Morbegno in Valtellina; nel 1519 è operoso per S. Maria di Piazza a Busto Arsizio, e altri suoi lavori lascia a Mendrisio, a Carona e Vicomercate nel luganese, a Lugano (duomo).

Fratelli e collaboratori di Tommaso nei lavori per il duomo di Como furono Bernardino, Donato e Giacomo. Il primo di essi lavorò anche per S. Stefano di Mazzo in Valtellina; il secondo per S. Maria delle Vigne di Genova; il terzo per la parrocchiale di Ponte in Valtellina. Non sappiamo invece qual grado di parentela avesse con Tommaso un Gabriele, che lavora nel 1486 per il duomo di Milano.

Bibl.: Ciuri, Selva di notizie, ecc., della cattedrale di Como, Como 1811; S. Monti, Storia ed arte nell'antica diocesi di Como, ivi 1902; A. Rondani, Origine della famiglia R., La Spezia 1903; F. Malaguzzi-Valeri, G. A. Amadeo, Bergamo 1904, p. 297; A. Venturi, Storia dell'arte, VI, Milano 1908, pp. 926-28; VIII, ii (1924), pagine 593 e 668 segg.; L. Brentani, Nuove opere di Tomaso e Giacomo R., in Emporium, XLIII (1916), pp. 31-38; S. Vigezzi, La scultura lombarda, Milano 1928, pp. 83 e 88-89; P. Bondioli, Arte e storia in S. Maria di Piazza a Busto Arsizio, Busto Arsizio 1931; M. Guidi, Dizionario degli artisti ticinesi, Roma 1932; S. Vigezzi, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934.

Vedi anche
Giovanni Antonio Amadèo Amadèo, Giovanni Antonio. - Architetto e scultore (Pavia 1447 circa - Milano 1522). Esponente del Rinascimento lombardo, la sua scultura, inizialmente tributaria di varie influenze, divenne via via sempre più elegante e delicata. Come architetto risentì molto del Filarete, i cui moduli sono rintracciabili ... Fossati, Gaspare Architetto (Morcote, Canton Ticino, 1809 - ivi 1883). Formatosi a Venezia, Milano e Roma, dal 1835 fu attivo a Pietroburgo dove rafforzò la sua impostazione classicista con la visione delle opere di C. Rossi e G. Quarenghi. Inviato dallo zar, nel 1838, a Costantinopoli, eseguì notevoli opere di restauro ... Ferrari, Gaudenzio Pittore (Valduggia 1480 circa - Milano 1546); a Milano fu, secondo G. P. Lomazzo, presso Stefano Scotto; ma fin dalle tavolette della pinacoteca di Torino (Padre Eterno e scene della vita dei santi Anna e Gioacchino) il Ferrari, Gaudenzio appare dominato dall'arte del Bramantino, che egli traduce in ... Luini, Bernardino Luini ‹lu-ì-›, Bernardino. - Pittore (n. 1485 circa - m. 1532). Nato forse in Lombardia, le origini della sua arte, alquanto complesse, vanno ricercate nella pittura lombarda legata al Bergognone; evidente è anche l'influsso del Bramantino, specialmente in alcuni affreschi della Villa Pelucca presso ...
Altri risultati per RODARI
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    (Tomaso). – Architetto e scultore originario di Maroggia (Canton Ticino, Svizzera), sul lago di Lugano, documentato per la prima volta a Como il 26 aprile 1480 con il padre Giovanni e i fratelli Donato, Bernardino e Giacomo (Morosini, 1998, p. 80) Lara Calderari La data di nascita non è nota, ma viene ...
  • Rodari
    Enciclopedia on line
    Famiglia di scultori, provenienti da Maroggia (Lago di Lugano), attivi in Lombardia sulla fine del sec. 15º e agli inizî del 16º, seguaci e divulgatori dello stile di G. A. Amadeo. Tommaso (notizie 1486-1526) è il più notevole rappresentante della famiglia; lavorò nel duomo di Como, eseguendo (1519) ...
Vocabolario
posacénere
posacenere posacénere s. m. [comp. di posare e cenere], invar. – Lo stesso che portacenere: mi si dice che in qualche ministero la virtù ha trionfato al cento per cento: centinaia di p. rimangono fino all’ora di chiusura brillanti e immacolati...
sonnìfero
sonnifero sonnìfero agg. e s. m. [dal lat. somnĭfer -a, -um (agg.), comp. di somnus «sonno» e -fer «-fero»]. – 1. agg., non com. Che provoca, che favorisce il sonno: una sostanza s.; le proprietà s. di certe erbe (si usa ormai quasi esclusivam....
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