Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, 1942; L'uomo della croce, 1943). Nel dopoguerra diresse il film che impose al mondo il neorealismo italiano e gli meritò la qualifica di caposcuola di questa corrente: Roma città aperta (1945), cui seguirono Paisà (1946) e Germania, anno zero (1947). Dopo Amore (1948) e La macchina ammazza-cattivi (1948-49), diresse Stromboli, terra di Dio (1950), Europa '51 (1951), Viaggio in Italia (1954), Paura (1955), interpretati da Ingrid Bergman, da lui sposata nel 1950 e da cui divorziò nel 1958; e successivamente India (1958), Il generale della Rovere (1959), Era notte a Roma (1960), Viva l'Italia (1961), Vanina Vanini (1961), Anima nera (1962), Il messia (1975). R. si colloca fra i principali maestri del cinema contemporaneo: il suo uso del linguaggio del cinema come strumento di conoscenza, la moralità del suo umanesimo, che si riflette in uno sguardo diretto, partecipe e privo di formalismi, sono stati fra l'altro un importante punto di riferimento della nouvelle vague francese e del nuovo cinema dei paesi dell'Est. Il suo desiderio di sperimentare rinnovandosi continuamente lo ha portato a identificare nella televisione un importante mezzo di divulgazione culturale; soprattutto alla televisione si è infatti dedicato negli anni Sessanta e Settanta, realizzando un ambizioso programma di ricostruzione dell'avventura della civiltà umana; si ricordano: L'età del ferro (1964); La presa di potere di Luigi XIV (1966); Gli Atti degli Apostoli (1969); Socrate (1970); Agostino di Ippona (1971); Cartesius (1974).