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ROBERTO Pulleyn

di Filippo Ermini - Enciclopedia Italiana (1936)
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ROBERTO Pulleyn (Pullein, Pullen, Pully; Robertus Pullus o Pollenus)

Filippo Ermini

Cardinale, nativo della contea d'Oxford, visse dagli ultimi decennî del sec. XI fino al 1147. Studiò a Parigi. Protetto da Enrico, risulta che nel 1133 insegnava a Oxford la Bibbia e la filosofia aristotelica; sentì però il desiderio di tornare a Parigi, dove insegnò alla Sorbona con grande successo. Invano gl'Inglesi lo richiamarono invocando anche l'autorità d'Innocenzo II. Sembra che rifiutasse un vescovato offertogli dal re Enrico I; ma sia nel 1134, sia nel 1143, era certamente arcidiacono di Rochester, benché dimorante a Parigi, (come risulta da una lettera di S. Bernardo: Epist., 205). Chiamato a Roma, Roberto fu poi creato cardinale da Celestino II; da Lucio II fu fatto cancelliere della Chiesa romana, e a lui si rivolse S. Bernardo con una lettera (Epist., 362) per raccomandargli il proprio discepolo divenuto papa col nome di Eugenio III (1145).

In teologia fu deciso avversario di Abelardo, e la sua dottrina è rappresentata specialmente dai Sententiarum logicarum libri VIII (in Patrol. Lat., CLXXXVI) composti circa il 1136 e ispirati alla teologia di Ugo da S. Vittore, nei quali è difesa l'autorità della Bibbia e della ragione contro opposte sentenze dei padri e dei commentatori. L'opera fu però ben presto soppiantata dalle Sentenze di Pietro Lombardo. R. lasciò altri scritti (un commento sui Salmi e uno sull'Apocalisse, discorsi ascetici, ecc.) rimasti inediti.

Vocabolario
robèrta
roberta robèrta agg. f. [dal nome di san Roberto (v. roberziana)]. – Erba r., altro nome della cicuta rossa.
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