Etnomusicologo italiano (Ivrea 1928 - Milano 2003). Docente all'università di Bologna, è considerato tra i fondatori dell'etnomusicologia scientifica in Italia; svolse approfondite ricerche sulla musica popolare, contribuendo alla riscoperta del canto politico e sociale, e ne promosse la diffusione attraverso numerose iniziative editoriali e discografiche.
Critico musicale dell'«Avanti!» dal 1947 al 1952, collaborò anche con «l'Europeo» e con la Rai. Iniziata la sua attività interessandosi soprattutto di musica contemporane e di jazz, alla fine degli anni Cinquanta fu tra i promotori del folk revival in Italia. Nello stesso periodo avviò con G. Bosio un ampio progetto di ricerca sullo studio, conservazione e riproposizione delle tradizioni musicali italiane, soprattutto delle regioni settentrionali, maturando un approccio scientifico alla materia e divenendo uno dei primi e maggiori animatori dell'etnomusicologia in Italia. Al suo lavoro si devono fondamentali sistematizzazioni del repertorio popolare italiano, messo in relazione e raffronto con il più vasto panorama europeo e mediterraneo, e rivalutato nella sua autonomia. Dal 1979 diresse la rivista Culture musicali e dal 1980 fu titolare della cattedra di etnomusicologia all'università di Bologna.
Con l'etichetta discografica specializzata Albatros, da lui fondata, pubblicò nel 1970-71 l'antologia Italia, in tre dischi. Autore della voce Italian folk music II del New Grove's dictionary of music and musicians (1980), dedicò importanti ricerche alla musica liturgica di tradizione orale e all'organologia degli strumenti popolari italiani, queste ultime in parte raccolte nel saggio Strumenti musicali e tradizioni popolari in Italia (in collab. con F. Guizzi, 1985). Tra i suoi studi ricordiamo anche il Dizionario della musica popolare europea (in collab. con S. Mantovani, 1970), Canti popolari italiani (1973), L'altra musica. Etnomusicologia (1991). Fondò e diresse la collana Alia musica, per la quale curò la Guida alla musica popolare in Italia (1996).