DE MONTICELLI, Roberto
Critico teatrale, nato a Firenze il 22 novembre 1919, morto a Milano il 16 febbraio 1987. Si considerava figlio d'arte in quanto entrambi i genitori, Guido e Nella, erano stati attori ed egli stesso da bambino aveva calcato le scene. Laureatosi all'università Cattolica di Milano con una tesi sul ''teatro verità'', nell'immediato dopoguerra iniziò da cronista l'attività giornalistica. Con questa mansione, spaziando dalla cronaca nera a quella rosa, fu impiegato dalle testate fiorentine Italia libera e La Patria, e successivamente dalle milanesi Grazia, Epoca e Il Tempo di Milano. Fu a Il Giorno, dove sarebbe rimasto diciotto anni, che gli venne affidata la critica teatrale, nella quale raggiunse tale prestigio da permettergli di approdare, con la stessa funzione, all'ambitissimo Corriere della Sera succedendo a R. Radice.
Il suo rigore di intellettuale estraneo alle mode lo portava a un'approfondita conoscenza dei testi teatrali in anticipo sulle rappresentazioni e ciò gli permetteva di concentrare l'attenzione su quegli elementi di stile e di umanità che, filtrati dalla notevole cultura e dal severo giudizio, potessero portare a individuare nelle produzioni contemporanee i potenziali classici del futuro. Per De M. il teatro appariva più che un genere letterario la metafora della vita umana racchiusa tra scrittura e comunicazione. Dopo un sofferto impegno durato tredici anni diede alle stampe L'educazione teatrale (1986), proponendosi, come egli stesso spiega nelle pagine introduttive, di concorrere alla conoscenza del "romanzo teatrale" che, ignorato da ogni iniziativa editoriale italiana, aveva raggiunto in Europa fin dal 17° secolo modelli validissimi. Postuma è uscita la raccolta di scritti L'attore, a cura di O. Bertani (1988).