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BUNSEN, Robert Wilhelm von

di Aldo Mieli - Enciclopedia Italiana (1930)
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BUNSEN, Robert Wilhelm von

Aldo Mieli

Chimico tedesco, nato a Gottinga il 31 marzo 1811, morto a Heidelberg il 16 agosto 1899. Nel 1833 divenne libero docente a Gottinga; insegnò poi a Kassel e a Marburgo, dove nel 1841 fu nominato professore ordinario. Nel 1851 fu chiamato a Breslavia, ma l'anno seguente si stabilì a Heidelberg, dove restò anche dopo il ritiro dall'insegnamento (1889).

L'attività del B. si svolse nei varî campi della chimica e in quelli affini della fisica e della geologia, lasciando dovunque tracce profonde, specie nella costruzione di apparecchi e nell'invenzione di metodi pratici e rigorosi. Nel 1846 compì col von Waltershausen un viaggio scientifico in Islanda durante il quale studiò e spiegò il fenomeno dei geyser e altri concernenti il vulcanismo.

I grandi lavori chimici del B. s'iniziano con quelli sull'alcarsina e la serie cacodilica (1837-1842), importanti per la loro compiutezza, che ne fa un modello del genere, e anche perché per la prima volta si riusciva a isolare un radicale che si comportava come un elemento. Negli stessi anni il B. si occupò dei gas che si sviluppano negli alti forni. Questi suoi studî non solo giovarono all'industria, ma determinarono una serie di apparati per lo studio dei gas (v., del B., Gasometorische Methoden, Brunswick 1857, 2ª ed., 1877) e di ricerche sulle determinazioni del peso specifico e della diffusione dei gas, sulle leggi dell'assorbimento, ecc. Lo studio della corrente elettrica lo condusse a inventare una pila che porta il suo nome (carbon fossile e coke mescolato insieme con acido nitrico concentrato - acido solforico-zinco) e una ancora più semplice (carbone-acido cromico-zinco). Con questi elementi, che, convenientemente uniti, davano allora le correnti più forti, ottenne elettroliticamente cromo, manganese, magnesio (1852), alluminio (1854), ecc. Ottenendo il magnesio in quantità notevoli, poté riconoscere la luminosità della fiamma che esso produce bruciando, e la sua forte azione fotochimica. Cercò di stabilire con misure (miscugli di cloro e idrogeno) l'intensità dell'azione chimica di varie luci. Durante queste esperienze inventò (1854) il ben noto becco Bunsen per ottenere dai gas fiamme oscure e fortemente calorifiche. Questa scoperta, che oggi ci sembra semplice, rivoluzionò i metodi dei laboratorî, costretti fino allora a usare in gran parte il fuoco dei carboni. Il becco Bunsen è strettamente collegato alle famose ricerche spettroscopiche che il B. intraprese poco dopo insieme col Kirchhoff. L'opera grandiosa dei due scienziati in questo campo è così collegata, che non si possono distinguere separatamente i meriti dell'uno e dell'altro. Notevoli ancora i lavori del B. sulla fotometria, e il suo fotometro basato sul confronto di due sorgenti di luce illuminanti dalle parti opposte un foglio di carta macchiato di grasso (la macchia è invisibile quando le due facce del foglio sono illuminate con la stessa intensità). Ricordiamo infine il suo aspiratore a caduta d'acqua (1868), usato ora in tutti i laboratorî, specie per accelerare la filtrazione; il suo calorimetro a ghiaccio (1870), a cui nel 1887 aggiunse un calorimetro a vapore.

I meriti del Bunsen consistono principalmente nella stretta unione che effettuò fra la chimica e la fisica, nella sua straordinaria abilità di sperimentatore, nella scoperta di molti apparecchi e metodi pratici, nella notevole schiera di studiosi che indirizzò con buon successo alla scienza.

Bibl.: Le opere complete (Gesammelte Abhandlungen) del B. furono pubblicate postume da W. Ostwald e M. Bodenstein (voll. 3, Lpsia 1904). Sul B. vedi le notizie biografiche premesse all'ed. citata, e H. Debus, Erinnerungen an R. B. W. u. seine wissenschaftl. Leistungen, Cassel 1901.

Vedi anche
Gustav Robert Kirchhoff Fisico (Königsberg 1824 - Berlino 1887). Ha svolto imprescindibili ricerche in quasi tutti i settori delle scienze fisiche: inventore con R.W. von Bunsen dello spettoscopio, che gli permise di scoprire gli elementi cesio e rubidio, effettuò ricerche sulle righe di Fraunhofer, aprendo la strada a un metodo ... chimica Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico. Storia La nascita della c. si fa in genere risalire alla seconda metà del 18° sec., quando si svilupparono ... Stanislao Cannizzaro Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) assistente a Pisa di R. Piria, il fondatore della prima scuola chimica italiana. Esiliato in Francia ... Fritz Haber Chimico tedesco (Breslavia 1868 - Basilea 1934); allievo di R. W. Bunsen, A. W. Hofmann e K. Liebermann; prof. di chimica fisica a Karlsruhe e direttore dell'istituto di fisica ed elettronica al Kaiser Wilhelm Inst. di Berlino. Autore, tra l'altro, di ricerche di elettrochimica (riduzione elettrochimica ...
Tag
  • CORRENTE ELETTRICA
  • SPETTROSCOPICHE
  • PESO SPECIFICO
  • CALORIMETRO
  • FOTOCHIMICA
Altri risultati per BUNSEN, Robert Wilhelm von
  • Bunsen, Robert Wilhelm von
    Enciclopedia on line
    Chimico fisico tedesco (Gottinga 1811 - Heidelberg 1899); prof. nelle univ. di Marburgo (dal 1839), Breslavia (1851) e Heidelberg (1852-89). Socio straniero dei Lincei (1875). Le sue ricerche sull'alcarsina (1837-42) e su altri derivati organici dell'arsenico aprirono la strada allo studio dei composti ...
  • Bunsen Robert Wilhelm von
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    Bunsen 〈bunsen〉 Robert Wilhelm von [STF] (Gottinga 1811 - Heidelberg 1899) Prof. di chimica nelle univ. di Marburgo (1839), di Breslavia (1851) e infine di Heidelberg (1875); socio straniero dei Lincei (1875). ◆ [MCF] Aspiratore di B.: semplice dispositivo aspirante, costituito (v. fig.) da un tubo ...
Vocabolario
von
von ‹fòn› prep. ted. – Preposizione corrispondente all’ital. «di». In Germania e in Austria è frequente in nomi di antiche famiglie nobili indicate per mezzo del loro feudo, e anche come predicato nobiliare (premesso a cognomi di qualunque...
robèrta
roberta robèrta agg. f. [dal nome di san Roberto (v. roberziana)]. – Erba r., altro nome della cicuta rossa.
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