Chimico fisico tedesco (Gottinga 1811 - Heidelberg 1899); prof. nelle univ. di Marburgo (dal 1839), Breslavia (1851) e Heidelberg (1852-89). Socio straniero dei Lincei (1875). Le sue ricerche sull'alcarsina (1837-42) e su altri derivati organici dell'arsenico aprirono la strada allo studio dei composti metallorganici; inoltre, la scoperta che nelle reazioni di tali composti un raggruppamento atomico (radicale cacodilico) si trasferisce inalterato da una molecola all'altra, contribuì in modo notevole allo sviluppo degli studî sui radicali. Ideatore di una pila, che porta il suo nome, B. ottenne elettroliticamente (1852) cromo, manganese, magnesio e (1854) alluminio; in questo stesso anno, rivoluzionando la tecnica del riscaldamento allora usata nei laboratorî, costruì il bruciatore (o becco) B., utilizzato anche nei primi spettroscopî che B. ideò insieme a G. R. Kirckhoff; le sue fondamentali ricerche in spettroscopia culminarono nella scoperta del cesio (1860) e del rubidio (1861), i primi di una serie di elementi identificati con tale tecnica.