NANTEUIL, Robert
Incisore e pittore, nato o Reims tra il 1620 e il 1630, morto a Parigi il 9 dicembre 1678. Compiuti gli studî nel collegio dei gesuiti, nel 1645 vi sostenne una tesi di filosofia. Apprese l'arte dell'incisione su rame da Nicolas Reguesson. Dal 1647 era a Parigi dove si stabilì, avendo ottenuto nel 1648 la nomina a incisore ordinario del re. Della sua opera non si conoscono che ritratti. Usava preparare con molti disegni (di cui pochi ne rimangono) le sue incisioni, che in Francia furono il preannunzio del ritratto psicologico di somiglianza allucinante, che doveva poi essere la caratteristica del La Tour. A parte l'interesse iconografico della sua opera copiosa (14 ritratti del Mazzarino, 11 di Luigi XIV, 6 del Colbert, ecc.), grande merito del N. è la semplicità della presentazione. A questo proposito è stata notata nel N. un'affinità del tutto naturale con la maniera di Philippe de Champaigne; ma una simile trasposizione tecnica non sembra sufficiente ed è preferibile spiegare quanto di meglio v'è nell'opera del N. con l'influsso di Claude Mellan. Da questo il N. derivò nelle sue incisioni i lunghi segni paralleli o concentrici; ma spetta a lui il merito d'aver infittito i segni, usando abilmente le linee crescenti e decrescenti. I rari ritratti a pastello che rimangono del N. (Luigi XIV, al Louvre; Turenne, al Louvre e agli Ufficî; Madame de Sévigné, al Museo Carnavalet) dimostrano che purtroppo la sua distinzione non era sempre uguagliata in lui da vero temperamento d'artista. La biblioteca di S. Marco a Venezia possiede del N. un manoscritto di Maximes et réflections sur la peinture et la gravure raccolte da uno dei suoi allievi.
Bibl.: Ch. Loriquet, R. N., Reims 1885; F. Courboin, Hist. illustrée de la gravure en France, I, Parigi 1923, pp. 198-207; E. Bouvy, R. N., Parigi 1924; Ch. Petijean e Ch. Wicker, Le catalogue de l'oeuvre gravé de R. N., Parigi 1925; Huggler, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931.