MORRIS, Robert
Finanziere nordamericano, nato a Liverpool il 31 gennaio 1734, morto a Filadelfia il 7 maggio 1806. Emigrato in America nel 1747, entrò in una ditta bancaria di Filadelfia, di cui divenne socio nel 1754. Quando s'iniziò il conflitto tra le colonie nordamericane e la metropoli, egli prese parte per le prime, pur essendo alieno da aderire a soluzioni estreme. Nominato rappresentante della Pennsylvania al Congresso continentale, fu tra gli oppositori della resolution di R. H. Lee del 4 giugno 1776 e si astenne dal prendere parte alla votazione della dichiarazione di indipendenza; però, una volta approvata, vi appose la firma. Negli anni 1776-1778 egli diresse le finanze della Confederazione, e nel 1781 fu nominato soprintendente delle finanze e agente di marina, cariche che ricoprì sino al 1784. Durante questo periodo il M. dovette provvedere alle spese della guerra d'indipendenza; non bastando i contributi degli stati e i prestiti della Francia, egli anticipò grandi somme di tasca sua o prese a prestito utilizzando il suo credito personale, molto superiore a quello che in quel momento godevano gli Stati Uniti. Nel 1781, con l'autorizzazione del Congresso, istituì a Filadelfia la Bank of North America, la prima istituzione del genere nella Confederazione. Membro della Convenzione costituzionale del 1787, ne propose come presidente Washington, ma prese piccola parte alle discussioni. Washington gli offrì la carica di ministro del Tesoro, ma M. rifiutò, indicando in sua vece Alexander Hamilton, e accettando un posto nel senato, nel quale sedette sino al 1795. Intanto egli aveva liquidato le sue varie imprese per darsi alla speculazione sui terreni; ma finì col fallire ed essere imprigionato per debiti (1798-1801).