Pensatore politico inglese (n. East Sutton, Kent, 1588 circa - m. 1653), uno dei massimi teorici dell'assolutismo. Studiò a Cambridge e a Londra, fu nominato baronetto da Carlo I e subì persecuzioni durante la guerra civile. Nel 1648 pubblicò tre opere (The Free-Holders grand inquest touching our sovereigne lord the king and his parliament; The anarchy of a lim ited or mixed monarchy; The necessity of the absolute power of all kings and in particular of the king of England) in difesa del diritto assoluto dei re. Negando l'uguaglianza naturale degli uomini, F. sostiene che ogni governo diverso dalla monarchia assoluta è soltanto una finzione giuridica sprovvista di qualsiasi autorità, poiché la sovranità dello stato non è che un'estensione del potere patriarcale del padre di famiglia. Questa concezione venne sviluppata nell'opera principale del F. (Patriarcha, or the natural power of kings, post. 1680). Essa suscitò aspre critiche da parte di Tyrrel e Sidney e, soprattutto, di Locke il quale alla polemica con F. dedicò il primo dei suoi Two treatises on government. Nel 1949 è stata curata una raccolta dei suoi lavori principali (Patriarcha, and other political works).