FERGUSSON, Robert
Poeta scozzese, nato a Edimburgo il 5 settembre 1750, morto il 16 ottobre 1774. Temperamento nervoso, estremamente sensibile, irrequieto abbandonò presto ogni studio regolare di scienze e di medicina, a cui l'avevano voluto avviare, e fece il copista per procacciarsi da vivere. Ricercato in società per il successo delle sue poesie, divenuto membro del Cape Club - umoristicamente evocato in Auld Reckie - si lasciò trascinare a una vita di piaceri sregolata, a cui la sua fragile costituzione non poté resistere. Infine in un accesso di mania religiosa, la mente gli si oscurò. Poco dopo morì. L'anno prima aveva riunito le sue poesie in una raccolta: Poems (1773); a cui seguirono ancora alcune altre poesie, fra le sue più note: The Sitting of the Session, To the Bee, The Gowdspink, Farmers Ingle, ecc. Poeta d'istinto e umorista di schietta limpida vena, trovò nel dialetto scozzese, meglio che nella lingua letteraria, la sua spontanea espressione; e la sua opera influì notevolmente sul Burns, che, fra altro, s'ispirò a Leith Races per la composizione di Holy Fair.
Opere: La prima ediz. delle opere è quella del Ruddiman: Poems on various subjects, Edimburgo 1779. Seguirono più di una decina di altre edizioni. Le ultime sono: Poems of R.F., con biogr. di Aitken, Londra 1916; The poetical Works of R.F., con biogr. di R. Ford, Paisley 1917.