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SBERWOOD, Robert Emmet

di Salvatore Rosati - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
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SBERWOOD, Robert Emmet

Salvatore Rosati

Commediografo americano, nato a New Rochelle (New York) il 4 aprile 1896. Studiò (1914-17) nell'università Harvard, entrò nel giornalismo come critico cinematografico e drammatico e divenne condirettore (1920-24), quindi direttore (1924-28) di Life. Durante la seconda Guerra mondiale, fu assistente speciale al Ministero della guerra (1940) e al Ministero della marina (1945); direttore della sezione estera nell'ufficio informazioni di guerra, si dimise nel 1944

La sua prima opera drammatica: The road to Rome, 1927 (trad. ital., Annibale alle porte, Milano 1939), è in quella vena di pseudo-storia modernizzata messa in voga da G. Eskine e rimane ancora grezza e ruvida nei suoi espedienti scenici; ma già nella commedia successiva, The Queen's husband, 1928, unisce a un umore capriccioso un'abile satira per rappresentare, senza averne l'aria, il caso della incompetenza che assume posti di comando. In Waterloo Bridge, 1929, l'elemento umoresco è rigidamente represso per un tono sentimentale che non sembra il più affine allo scrittore. Egli esce definitivamente dalla fase sperimentale con Reunion in Vienna, 1931, in cui il sentimento e l'emozione tipicamente viennesi formano un ben fuso impasto con un cinismo artificioso e mondano, e il risultato artistico è forse superiore all'altro del più famoso dramma The petrified forest, 1934 (trad. ital., Roma 1945) che, nonostante il maggiore studio nella struttura, riesce meno probabile e meno compiuto negli effetti. La vena umoresca riprende in pieno con Idiot's delight, 1936, pur nella profonda serietà con cui vi sono denunziate le forze che scatenano la guerra nel mondo moderno. Ugualmente la sua difesa del principio democratico dalle minacce che lo insidiano nel mondo d'oggi parla in Abe Lincoln in Illinois, 1938, attraverso un acuto rivivere gli sviluppi spirituali del giovane Lincoln. Altre opere: This is New York, 1930; There shall be no night, 1940, e The ruggedpath, 1945, oltre a un romanzo, The virtuous knight, 1931, e alcuni copioni per films.

Bibl.: R.B. Mantle, Contemp. Amer. playwrights, New York 1938.

Vedi anche
romanzo In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia romanzo, quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura che essi esprimono. commèdia commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma d’arte drammatica pressoché unica, in cui però il lieto ... dramma Componimento letterario destinato alla rappresentazione sulla scena; comprende quindi, oltre al dramma propriamente detto, la tragedia, la commedia, la farsa ecc. 1. dramma satiresco Antica forma di rappresentazione drammatica greca (σατυρικὸν δρᾶμα o Σάτυροι), in cui il coro era composto stabilmente ... satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati ...
Vocabolario
robèrta
roberta robèrta agg. f. [dal nome di san Roberto (v. roberziana)]. – Erba r., altro nome della cicuta rossa.
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