Nozick, Robert Edwin
Filosofo politico statunitense (New York 1938 - Cambridge, Massachusetts, 2002). Fu esponente del libertarismo, di cui diede giustificazione morale, sociale e politico-economica nell’opera Anarchy, state and utopia (1974). In contrapposizione alla difesa del liberalismo social-democratico di J. Rawls ( A theory of justice, 1971), teorizzò la necessità di limitare il ruolo dello Stato nella società (minimal state) nel rispetto dell’inviolabilità dei diritti naturali dell’essere umano. Pertanto, secondo N., il ruolo dello Stato e della pubblica amministrazione va circoscritto a pochi beni pubblici puri (➔ bene pubblico ), quali la difesa nazionale, i servizi di polizia e quelli delle corti di giustizia, rendendo i servizi sociali esclusi (istruzione, welfare ecc.) di pertinenza di istituzioni religiose e private secondo i fondamenti del libero mercato. Traendo ispirazione dal principio kantiano secondo cui ogni persona deve essere il fine dell’azione altrui, N. descrisse l’essere umano come «proprietario di sé stesso», richiamando così una nozione di J. Locke, padre del liberalismo classico. Partendo da tale concetto, N. asserì la preesistenza dei diritti individuali a qualsiasi forma di contratto sociale, arrivando a negare la legittimità morale della tassazione e del moderno welfare state, ma negando la sostenibilità dell’anarchia, destinata a essere sempre sostituita da un ultra-minimal state. Si dedicò all’epistemiologia e alla metafisica (Philosophical explanations, 1981), alla teoria della razionalità (The nature of rationality, 1993) e della realtà oggettiva (Invariances, 2001).